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Milano accelera sulla cybersecurity

Cybersecurity e management. Dal 2019 il Politecnico di Milano avvierà una nuova laurea magistrale, un modo per rispondere alla domanda crescente di esperti in sicurezza informatica in arrivo dalle imprese. «Le aziende ci chiedono di formare un numero maggiore di giovani in queste aree - spiega il prorettore Donatella Sciuto - e noi ci stiamo strutturando per farlo, probabilmente anche coinvolgendo partner esterni». L’avvio del nuovo percorso biennale è uno dei tanti effetti di Industria 4.0, la progressiva digitalizzazione delle attività manifatturiere e commerciali che crea da un lato nuove opportunità di prodotti e servizi; dall’altro una richiesta crescente di competenze nuove.

«Parlerei più di evoluzione che rivoluzione - spiega la Sciuto - perché si tratta di tecnologie e sviluppi già presenti nella nostra offerta formativa. Da tre anni, ad esempio, all’interno di ingegneria gestionale esiste un indirizzo di advanced manufacturing. Così come da tempo Internet delle cose per noi è un insegnamento obbligatorio. Nessuno stravolgimento in arrivo per noi , anche perché non seguiamo le “mode”, piuttosto le anticipiamo».

Sistemi di produzione avanzati, meccanica e robotica, prototipazione virtuale e manifattura additiva, alcuni dei mattoni di industria 4.0, sono in effetti già previsti da tempo all’interno dell’ateneo, che tuttavia prosegue nella sua attività di “fine tuning”.

La sempre maggiore pervasività delle tecnologie digitali e la maggiore disponibilità di dati, ormai considerati una commodity, spingono verso l’alto la domanda di competenze delle imprese, così come l’interesse dei giovani verso l’informatica. Lo scorso anno il Politecnico si è visto così “costretto” ad inserire una classe in più all’interno del proprio percorso triennale, che in pochi anni ha visto le iscrizioni lievitare in modo deciso: dai 2000 iscritti ad ingegneria informatica del 2013 si è passati ora a sfiorare le tremila unità. In crescita anche il percorso successivo, la magistrale in computer science ed engineering, per la prima volta arrivata oltre la soglia dei mille iscritti.

Tra le aree di sviluppo vi è senz’altro la cybersecurity, tema che diventa sempre più pervasivo per la vita di aziende e organizzazioni, in parallelo alla messa in rete di un numero maggiore di informazioni. Già lo scorso anno all’interno della laurea magistrale in ingegneria informatica è stato inserito un indirizzo di studi specifico sul tema, esami ad-hoc che valgono circa un terzo dei crediti necessari per il percorso: il passo avanti è ora quello di creare un corso biennale specifico sul tema. «Si tratta di competenze miste - spiega la Sciuto - non esclusivamente ingegneristiche. Che non riguardano solo la protezione informatica in senso stretto ma anche la conoscenza degli aspetti normativi e soprattutto organizzativi interni all’azienda. Il responsabile della cybersecutity esercita anche un ruolo gestionale, organizzativo, deve conoscere il diritto e le regole sulla privacy. Pensiamo, se tutto procede come abbiamo previsto, di partire con questa nuova laurea magistrale nell’anno accademico 2019/2020». L’offerta 4.0 si è arricchita dalla scorso anno anche di un percorso formativo executive, dedicato all’area del manufacturing management.Trattando temi in rapida evoluzione e sviluppo come manutenzione “smart”, servitizzazione dell’industria, internet delle cose e tecnologie additive.

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