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Minori stranieri, al via il bando da 2 milioni per finanziare i progetti di assistenza psicologica

di Roberta Giuliani

A disposizione due milioni di euro per organizzare al momento dello sbarco un supporto psicologico per i minori stranieri: è partito un nuovo bando mirato a realizzare un'azione congiunta di accompagnamento per i ragazzi non accompagnati portatori di traumi derivanti dal percorso migratorio o di vulnerabilità rilevabili sin dall'impatto col contesto di arrivo. Comuni e loro unioni e consorzi, Regioni, Asl ma anche Ong, associazioni, Onlus, cooperative, fondazioni, consorzi e imprese sociali in qualità di soggetti proponenti in forma singola o associata, dal prossimo 7 settembre e fino 12 ottobre 2017 possono inviare solo telematicamente le proposte progettuali.
Il Viminale, autorità responsabile del Fondo Ue Asilo, migrazione e integrazione 2014-2020 (Fami), in attuazione della legge 47/2017, ha emesso l'Avviso del 30 agosto 2017, adottato con Dm Interno, per finanziare gli interventi di supporto psicologico da realizzare nell'immediatezza dello sbarco finalizzati ad accompagnare il minore in condizioni di vulnerabilità nel successivo contesto di prima accoglienza. Per queste azioni, l'Autorità ha impegnato la somma complessiva di 2 milioni di euro di cui 1 milione di quota comunitaria e 1 milione di quota nazionale, a valere sull'Obiettivo specifico 1 «Asilo, Obiettivo Nazionale 1 “Accoglienza/Asilo”».

Gli interventi
Identificare e valutare presso i punti di sbarco il grado di vulnerabilità di ciascun minore straniero, prendere in carico il minore con eventuale accompagnamento dello stesso presso i servizi territoriali di salute delle istituzioni pubbliche competenti; monitorare il suo percorso fino ai centri di prima accoglienza, garantire una co-conduzione delle attività attraverso il coinvolgimento attivo di tutti gli attori e i soggetti coinvolti sul territorio, anche attraverso la sottoscrizione di accordi e/o protocolli di intesa; formare gli operatori dei centri di accoglienza e dei servizi sociali e della salute pubblica ovvero di istituzioni territoriali direttamente coinvolti nell’accoglienza dei minori: sono questi gli interventi da realizzare attraverso la costituzione di équipe multidisciplinari altamente qualificate nella gestione del fenomeno con la presenza di un assistente sociale e psicologo, con almeno 3 anni di documentata esperienza specifica.

La domanda
La domanda di ammissione al finanziamento deve essere redatta compilando correttamente e integralmente la modulistica presente sul portale https://fami.dlci.interno.it: la presentazione dei progetti dovrà avvenire esclusivamente mediante procedura telematica, previa registrazione che sarà possibile effettuare sullo stesso sito a partire dalle ore 12 del 7 settembre 2017. Le richieste di chiarimento potranno essere inviate per posta elettronica all'indirizzo: dlci.selezionefami@interno.it entro e non oltre 5 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle proposte.

Il decreto

L’Avviso

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©