Amministratori

Anche le sale giochi devono rispettare le distanze «anti-ludopatia» decise da Comuni e Regioni

di Pippo Sciscioli

Anche le sale giochi soggette ad autorizzazione di competenza della Questura (e non solo quelle di competenza del Comune) sono soggette al rispetto della distanza minima da luoghi sensibili come scuole, case di cura, ospedali, centri di aggregazione, imposte dal Comune o dalla Regione in sede di regolamenti locali. Per questo, la Questura, prima di procedere al rilascio dell'autorizzazione all'attività, oltre alla verifica dei requisiti morali dell'esercente, deve richiedere al Comune la verifica della distanza minima posta al fine di contrastare la ludopatia e di evitare l'esposizione dei soggetti deboli al rischio del gioco incontrollato.
L'importante chiarimento, per certi verso clamoroso perché rende giustizia di precedenti fuorvianti interpretazioni della normativa in tema di ludopatia da parte delle Questure, arriva dal ministero dell'Interno che ha diffuso una circolare rivolta a a Prefetture e Questure contenente una serie di indicazioni operative.

Compiti del Questore
Il Viminale fa marcia indietro rispetto a quanto prima affermato per cui al Questore competeva soltanto il controllo dei requisiti soggettivi dell'operatore, senza preoccuparsi di verificare anche il profilo del rischio da dipendenza patologica del gioco costituito dalla distanza minima imposta da Regioni e Comuni per l'apertura delle attività di sale giochi, sale bingo, raccolta di scommesse, video-lotterie, esercizio di giochi leciti tramite slot. Con la conseguenza di trascurare le gravi conseguenze sociali e sulla salute determinate dal proliferare incontrollato di queste attività in barba ai regolamenti locali o alle leggi regionali che fissavano distanze di sicurezza. Tradendo così la finalità propria della recente normativa in tema di lotta alla ludopatia.

La verifica del Comune
Secondo il nuovo orientamento, invece, d'ora in poi gli uffici periferici del ministero dell'Interno dovranno verificare non più solo i requisiti personali dell'istante ma anche tutti gli interessi che sono coinvolti nel procedimento autorizzatorio.
Per questo, il Questore - prima di rilasciare l'autorizzazione - dovrà chiedere al Comune sede dell'attività di procedere al controllo della distanza minima eventualmente stabilita dalla normativa regionale o locale

La circolare del ministero

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