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Ponti pericolanti, arrivano le risorse con l’accordo fra Governo e Province

Al centro della cronaca in queste settimane c’è il ponte di Colorno, che non unisce più la Lombardia e l’Emilia Romagna (tra Parma e Cremona) dopo essere stato chiuso al traffico. Ma le gimcane che costringono auto e camion a lunghe divagazioni padane sono note anche dalle parti del ponte Verdi, che nella stessa zona funziona a mezzo servizio, e al ponte di Castelvetro, più a nord. A Pavia invece la lunga storia del ponte della Becca, sul Ticino, che nella struttura dimostra tutti i suoi 106 anni di vita.

Nasce da vicende come queste l’arrivo del primo «pacchetto-ponti», il finanziamento su misura di quelli che negli anni sono diventati uno degli snodi più delicati della viabilità nell’area più ricca del Paese. A raggranellare i fondi, 35 miloni di euro, è stato il decreto fiscale collegato alla manovra di fine anno. Ma l’attuazione e la tabella con i fondi, ponte per ponte, sono arrivate ieri con l’accordo fra Governo e Province in conferenza Unificata. A quattro collegamenti chiave fra Lombardia ed Emilia Romagna arrivano 23,5 milioni, 9,9 milioni sono destinati alla Provincia di Pavia (oltre alla Becca, c’è da mettere a posto il ponte della Gerola e quello di Pieve Porto Morone), e il resto va in Piemonte, fra Vercelli e Alessandria (ponte di Trino) e Cuneo (ponte Cardè). Per Colorno e ponte Verdi, dove la situazione è più critica, il finanziamento è integrale, mentre negli altri casi copre il 75% dei lavori di ripristino e manutenzione.

La fragilità dei ponti è una delle conseguenze più visibili della lunga stasi finanziaria che ha accompagnato la travagliata riforma delle Province, ente competente sulle strade. E proprio ai sindaci-presidenti, che in queste settimane hanno lavorato con il ministro dei Trasporti Graziano Delrio alla definizione del quadro dei finanziamenti, tocca ora passare ai fatti. Dalla registrazione del decreto ci saranno 12 mesi per aggiudicare gli interventi. I soldi dei ritardatari saranno revocati e distribuiti fra gli altri.

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