Amministratori

Dopo 45 anni, tornano ai privati i terreni incamerati dal Demanio

Salvo ricorso in Cassazione dello Stato, dopo una causa durata 45 anni, possono tornare ai privati i terreni “incamerati” dal demanio, dopo la costruzione di una diga come difesa, in seguito all’alluvione di Venezia del ’66.

La vicenda
Un’acqua alta che aveva interessato anche le coste venete. Per prevenire altre mareggiate era stato costruito un muro di cemento, seguito a distanza di un anno da una procedura di demanializzazione chiusa nel 1971, con l’effetto di sottrarre ai privati 5 chilometri di terreno. Nel ’73 è scattata una causa, persa in primo grado e vinta in appello. Ma a “festeggiare” è rimasto un solo ricorrente, perché gli altri sono morti.

La decisone
ella sentenza della Corte d’Appello di Venezia (n. 2957) del 27 dicembre i giudici affermano che i fondi degli appellanti, tra battigia e diga, per circa 5.650 metri lineari «non appartengono al demanio marittimo, in quanto sottratti alle mareggiate e agli usi pubblici del mare». La zona, come appurato anche dalle consulenze tecniche, non è stata più lambita dalle onde, ma è anzi un’area “verde”. Il Tribunale aveva respinto le domande dei privati contro il ministero delle Finanze, considerando provato che, all’epoca della delimitazione, le mareggiate c’erano. Poi è stata sottratta al mare, ma non poteva essere strappata al demanio in assenza di un provvedimento formale. La sentenza di appello potrebbe mettere la parola fine alla causa più vecchia d’Italia.

La sentenza della Corte d’Appello di Venezia n. 2957/2017

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©