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Il parlamento della legalità internazionale fa tappa in Campania, intesa con 10 Comuni e 60 scuole

di Alessandro Vitiello

Il parlamento della legalità internazionale fa tappa in Campania, grazie al protocollo culturale che sarà firmato oggi da 10 Comuni (Caserta, Castellammare, Ercolano, Eboli, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Liveri, Poggiomarino, Carbonara di Nola, Palma Campania, ma moti altri sono in arrivo) e oltre 60 scuole, che sono il “territorio di coltura” privilegiato dall'associazione internazionale presieduta da Nicolò Mannino.

L'intesa
L'obiettivo dichiarato del protocollo è promuovere progetti di diffusione della legalità in qualsiasi ambito, dando priorità alla formazione e all'orientamento dei giovani. Da qui la collaborazione con le amministrazioni comunali e gli istituti scolastici.
I Comuni si impegnano a facilitare e diffondere le iniziative organizzate dal parlamento della legalità coerenti con i propri piani sociali, mentre il PdLI sarà il vero motore propulsivo delle iniziative, mettendo a disposizione il proprio patrimonio di competenze ed esperienze per raggiungere gli obiettivi dell'accordo (come ricerche, tecnologie informatiche e multimediali sviluppate, capacità organizzative).
Il protocollo, che non comporta oneri o spese, durerà tre anni, può essere modificato in qualsiasi momento e potrà essere rinnovato.
“Venire in Campania – ha sottolineato Mannino - significa continuare quel cammino che ci vede protagonisti nell'ascoltare i bisogni dei bambini, realizzare i sogni dei giovani e dare voce agli onesti perché questo Paese come diceva Paolo Borsellino un giorno sarà bellissimo e noi vorremmo che il verbo al futuro cominci a coniugarsi al presente”.
A siglare il protocollo culturale anche associazioni culturali e istituzioni museali, primo tra tutti il MAV di Ercolano, diretto da Ciro Cacciola. “E' un primo passo, ma quello giusto – sottolinea la coordinatrice culturale del Parlamento della legalità internazionale per la Regione Campania, Floriana Nappi – tutte le professionalità saranno coinvolte per sostenere e diffondere un movimento culturale che parta dal rispetto per l'altro e che presenti veri eroi del quotidiano, esempi luminosi di trasparenza, che sono la migliore ispirazione per i giovani. Dobbiamo contribuire a rendere luminosa e giusta la nuova generazione, solo così potremo contrastare davvero la criminalità”.

Il Parlamento della legalità internazionale
È un'associazione fondata nel 1985 da Nicolò Mannino con il primo nome di “Centro Studi Parlamento della Legalità”. Il 18 marzo 1989 è la prima data da ricordare: nell'aula magna dell'ITC Marco Polo di Palermo, Paolo Borsellino e Nicolò Mannino incontrano i giovani e il giudice antimafia lascia dieci schede scritte di suo pugno, con penna verde su carta intestata della Procura della Repubblica di Marsala, che richiamano i temi della legalità.
Tra Borsellino e Mannino nasce una collaborazione che sarà interrotta solo dalla strage di via d'Amelio. È in quegli anni successivi alle grandi stragi di mafia che si perfeziona il progetto formativo culturale Parlamento della Legalità, di cui primo presidente onorario diventa il giudice Antonino Caponnetto.
Il Parlamento della Legalità, inoltre, propone le sue ambasciate che sul territorio nazionale e internazionale si ispirano agli stessi valori di pace, solidarietà, fraternità e giusitizia . Presidente onorario del movimento è il presidente del Senato, Pietro Grasso.

Il protocollo

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