Amministratori

Terremoto, riordinato il sistema di emergenza per favorire il subentro di Regioni e Comuni

di Roberta Giuliani

Dopo sette mesi dal terremoto del 24 agosto scorso viene rimodulato il sistema che ha assicurato il coordinamento delle componenti e strutture operative del Servizio nazionale della Protezione civile e la gestione unitaria dell'emergenza: con la firma dell'ordinanza n. 444 del 4 aprile 2017 da oggi va in soffitta la Di.Coma.C (Direzione comando e controllo) «per favorire e regolare il subentro, senza soluzione di continuità, delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria».
Contemporaneamente con il decreto del Capo del dipartimento della Protezione civile del 5 aprile 2017 è stata istituita la prevista Struttura di Missione «Sisma Centro Italia» (SM), operativa a partire dall’8 aprile 2017, per garantire la continuità amministrativa e il raccordo con le componenti e strutture operative a supporto dei sistemi regionali di protezione civile.

La struttura di missione
Se il sistema di governance dell'emergenza in capo a Regioni e Comuni è ormai consolidato, la Protezione civile resta in campo con la Struttura di Missione fino alla scadenza dello stato di emergenza, prevista il prossimo 19 agosto, per coordinare le attività in corso: il completamento delle verifiche di agibilità post-sismica degli edifici, il monitoraggio degli appalti specifici per l'allestimento delle strutture abitative d'emergenza (SAE), il coordinamento delle attività del volontariato di protezione civile, degli interventi del primo stralcio del programma definito da Anas di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale, oltre alla gestione delle risorse finanziarie stanziate dal Consiglio dei ministri attraverso le delibere e di quelle che verranno destinate attraverso l'attivazione del Fondo di Solidarietà dell'Ue.
La struttura di missione composta da personale della Protezione civile opererà – prevalentemente da Roma, ma anche da Rieti o sul territorio colpito – per garantire la continuità amministrativa e il raccordo con le componenti e strutture operative a supporto dei sistemi regionali di protezione civile. Restano in capo ai sistemi regionali le attività per le quali i Presidenti delle quattro regioni, ciascuno per il proprio territorio, già assicuravano il coordinamento degli interventi.

L'ordinanza
Con l'ordinanza n. 444 - firmata d'intesa con i Presidenti delle quattro Regioni colpite e con il Commissario straordinario alla ricostruzione, Vasco Errani, dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio si conclude «un percorso avviato già dagli inizi di marzo con le regioni interessate, con cui sono stati condivisi tempi e modi della rimodulazione operativa, per rafforzare l'organizzazione territoriale e renderla ancora più funzionale nel rispondere alle necessità dei cittadini». Le misure prevedono anche la prosecuzione delle attività residue volte alla messa in sicurezza di beni culturali mobili e immobili , alla realizzazione di scuole temporanee e all'adozione delle contromisure tecniche urgenti sugli edifici.

L’ordinanza della Protezione civile n. 444/2017

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