Amministratori

Con i premi di efficienza distribuiti 14,3 milioni di euro

Ol tre a far bene all’ambiente, migliorare il sistema e la qualità dei rifiuti elettronici ed elettrici raccolti può rivelarsi doppiamente vantaggioso. Per questi motivi lo scorso anno i sistemi collettivi creati dai produttori hanno premiato, in base a specifici accordi di programma, con 14,3 milioni di euro i centri di raccolta delle amministrazioni locali, della moderna distribuzione e dei privati. Una via per potenziare le infrastrutture e ricompensare gli sforzi per rendere più efficaci i processi di trattamento.
«Rispetto al 2015 l’importo dei premi erogati è aumentato del 20% - sottolinea Giancarlo Dezio, presidente del Cdc Raee -. Si tratta di uno sforzo importante per il nostro sistema che, nel rispetto del principio normativo che attribuisce la responsabilità della gestione dei rifiuti ai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, va nella direzione di creare un sistema sempre più virtuoso, capace di rispondere alle esigenze dei cittadini e di preservare l’ambiente».

Una dote che cresce con l’aumentare della raccolta, perché a seguito del decreto legislativo 49/2014 è stato istituito un fondo
per l’adeguamento infrastrutturale, in cui i sistemi collettivi versano 13 euro per ogni tonnellata ritirata dai centri di raccolta comunali.

Premi e Regioni
Il Nord è la macro-area dove sono stati erogati più premi (7,4 milioni), mentre Centro (3,5 milioni) e Sud e Isole (3,3) sono quasi appaiati. La regione meglio organizzata ed efficiente si è dimostrata la Lombardia, dove sono stati distribuiti premi per 2,6 milioni, seguita da Toscana (circa 1,5 milioni) ed Emilia-Romagna, che supera di poco gli 1,3 milioni. Si piazza, poi, un tris di regioni - Piemonte, Veneto e Lazio - dove in ciascuna si supera la soglia degli 1,1 milioni.
Il raggruppamento che ha distribuito i premi più generosi è l’R2, quello di lavatrici e lavastoviglie, che ha erogano quasi 6,8 milioni. Seguono l’R4 (piccoli elettrodomestici, computer e telefonini) con 2,9 milioni, che precede di poco quello del freddo (R1) a 2,6 milioni. Dagli schermi tv sono arrivati altri 1,8 milioni e dalle lampadine quasi 200mila euro.

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