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Censimento dei data center pubblici, questionari entro il 6 giugno

di Alessandro Vitiello

Il censimento del patrimonio Ict delle amministrazioni pubbliche è entrato nella fase 2 martedì scorso. Il questionario dovrà essere compilato entro il 6 giugno da tutte le Pa, cosa che consentirà all’Agenzia per l’Italia digitale di acquisire le informazioni essenziali per la razionalizzazione dei data center pubblici, come prevede il Piano triennale per l’Informatica nella Pa approvato l’anno scorso.
L’attività è considerata strategica per la competitività del Paese, perché le amministrazioni innalzeranno il livello di sicurezza delle proprie infrastrutture, offrendo servizi più moderni e meno costosi a cittadini e imprese, valorizzando il proprio ruolo nel percorso di trasformazione digitale.

La classificazione
Il censimento è propedeutico alla classificazione delle amministrazioni nelle tre categorie A, B e Poli strategici nazionali (si veda il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 16 aprile 2018).
Le Pa con data center di qualità intermedia vanno nella categoria A, nel gruppo B quelle con infrastrutture carenti (e quelle in ritardo nella compiazione del questionario), mentre come poli strategici nazionali saranno scelti gli enti dotati di data center con elevati standard di qualità. Questi dovranno supportare le amministrazioni più in difficoltà, guidando quel consolidamento complessivo dell’infrastruttura digitale pubblica tanto indispensabile allo siluppo dei territori e assicurando alti livelli di efficienza, sicurezza e rapidità nell’erogazione dei servizi.

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