Imprese

Dalla task force sull'intelligenza artificiale nella Pa il libro bianco, l'osservatorio e l'ecosistema digitale

di Giuseppe Arcidiacono

Arrivano importanti novità dal comitato direttivo della task force promossa e avviata negli scorsi mesi dall’Agenzia dell’Italia digitale al fine di comprendere come la diffusione di strumenti e tecnologie di intelligenza artificiale possa incidere nella costruzione di un nuovo rapporto tra Stato e cittadini, facilitando al contempo la creazione di servizi sempre più orientati alle reali necessità della collettività e in grado, dove possibile, di anticipare le esigenze attraverso lo studio analitico del contesto di riferimento.

Il Libro bianco
Nei giorni scorsi è stato pubblicato in consultazione il “Libro bianco sull’Intelligenza artificiale al servizio del cittadino”: sarà pertanto possibile, fino al prossimo 12 marzo 2018, inviare commenti e integrazioni ai capitoli e alle sfide contenute nella bozza del documento, disponibile all’indirizzo https://libro-bianco-ia.readthedocs.io/it/latest . In particolare, il testo, che rappresenta il primo tassello all’interno di un dibattito più ampio, cerca di comprendere le modalità con le quali sia possibile rendere l’azione degli enti pubblici sempre più utile ed efficiente e, nella sua versione definitiva, comprenderà anche una serie di raccomandazioni sull’utilizzo dell’Ia nel contesto dei servizi pubblici. L’intento del gruppo di lavoro, esplicitato nell’introduzione del libro, con lo scopo di accelerare e ottimizzare il processo di trasformazione sotteso all’introduzione di modelli di intelligenza artificiale, è quello di coniugare lo studio delle migliori esperienze internazionali e dei loro risultati tangibili con il contesto socio-culturale dell’Italia, che deve necessariamente far leva sulla ricchezza storica, culturale e sociale non solo del Paese ma anche e soprattutto dell’intero bacino del Mediterraneo. Il documento, in particolare, si sofferma sulle sfide che il Paese dovrà affrontare per implementare e adoperare le nuove tecnologie nel rispetto dell’etica, all’interno del confine, non sempre perfettamente evidente, tracciato dalla normativa, e punta a suggerire metodologie implementative che pongano sempre il cittadino al centro del percorso evolutivo.

L’Ecosistema digitale e la mappatura dei soggetti coinvolti
Accanto al libro bianco, inoltre, la task force Ia ha lanciato due ulteriori iniziative, connesse alla mappatura dell’ecosistema italiano dell’intelligenza artificiale e al battesimo dell’Osservatorio tematico, in collaborazione con l’istituto di ricerca Her-Human Ecosystems Relazioni. All’interno del portale dedicato all’ecosistema digitale (https://ia.italia.it/ia-in-italia/) è possibile scaricare in formato Excel l’elenco sempre aggiornato di tutte le realtà pubbliche e imprenditoriali segnalate dai soggetti che partecipano all’indagine promossa da Agid che, in ogni caso, come chiaramente indicato nel sito, non rilascia alcuna certificazione ufficiale. La mappatura, condotta in partnership con Aiia-Associazione italiana per l'intelligenza artificiale, propone anche elementi grafici in grado di fornire una rappresentazione olistica e immediata delle organizzazioni censite, che sono classificate in due macro-categorie (enti pubblici e imprese/start-up). 

L’Osservatorio sull’intelligenza artificiale
L’Osservatorio, invece, si pone l’obiettivo di analizzare con diverse tecniche, tra cui la Sentiment analysis, le conversazioni sull’Ia nei principali social network con l’intento di capire chi si interessa d’Intelligenza artificiale in Italia, con quale frequenza e quali stati d’animo ne discuta sui diversi canali o su quale argomenti specifici soffermi la propria attenzione. Più in dettaglio, attraverso le più avanzate tecnologie di “Natural language processing”, “Machine learning”, “Emotional analysis”, l’Osservatorio raccoglie e studia le conversazioni pubbliche presenti sui principali social network e le mette a disposizione di cittadini, imprese, ricercatori, studenti e associazioni in formato aperto, fornendo strumenti di facile accesso, utili alla comprensione del fenomeno Ia e contribuendo, in tal modo, al dibattito nazionale e internazionale. Dai risultati al momento disponibili emerge come allo stato attuale il 40,12% delle persone che trattano i temi dell’Ia abbiano maturato un parere positivo, il 56,83% mantenga un atteggiamento fondamentalmente neutro mentre solamente il 3,05% nutra sentimenti negativi nei confronti di questo argomento.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©