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Intesa Rfi-Autorità portuale per i collegamenti ferroviariper Venezia e Chioggia

La cura del ferro arriva anche nei porti di Venezia e Chioggia. È stato firmato ieri da Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Rfi, gruppo Fs Italiane) e Pino Musolino, presidente dell’Autorità del sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale, il protocollo d’intesa per il potenziamento infrastrutturale dei due scali marittimi del Nord-Est.

Le merci transitate per il porto di Venezia intercettano due dei principali Corridoi europei: quello Mediterraneo, che collega la Penisola iberica al confine dell’Est europeo passando per la dorsale italiana Torino-Trieste; e il Corridoio Baltico-Adriatico, che connette importanti porti italiani, come quello di Venezia, all’Austria e ai mercati del Nord Europa.

Gli interventi sono finalizzati, in una prima fase, all’incremento del numero dei binari e all’adeguamento del modulo a 750 metri, che consentiranno di aumentare la quota del traffico merci da e per il porto di Venezia. Saranno valutati, inoltre, interventi per il ripristino del collegamento ferroviario tra il porto di Chioggia e la rete nazionale. Una seconda fase di interventi prevede invece la realizzazione di ulteriori nuovi collegamenti tra la rete portuale e quella nazionale e il potenziamento del nodo di Venezia Mestre-Marghera Scalo.

«L’accordo - spiega Musolino - segna una pietra miliare nello sviluppo del porto di Venezia. Le connessioni ferroviarie del nostro porto vanno infatti lette per la loro utilità non solo in chiave locale, ma verso l’intero sistema Paese. La domanda ferroviaria del nostro scalo nell’ultimo anno ha infatti registrato numeri record a partire dal 2016 (5.250 treni e 2,2 milioni di tonnellate pari a un +25% in peso rispetto al 2015), confermando la crescita anche nel 2017 (+2,3% numero di treni rispetto al 2016)».

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