Imprese

Decreto Sud, vincolo di sette anni per le zone economiche speciali

Via libera dell’Aula del Senato alla fiducia chiesta dal governo sul decreto legge per la crescita nel Mezzogiorno. Il provvedimento, che deve essere convertito entro il 19 agosto, passa ora all’esame della Camera. Il testo si è arricchito di diverse novità nel passaggio in commissione in Bilancio, dalla platea della misura “Resto al Sud” alle regole per il servizio autobus di operatori come Flixbus.

Resto al Sud
Per Resto al Sud, che prevede finanziamenti per nuovi imprenditori meridionali, sono previsti 1,25 miliardi in nove anni, risorse per le quali sarà però necessario un passaggio al Cipe. Da registrare l’introduzione di una cornice normativa per le Zone economiche speciali (Zes), dove le imprese che investono potranno beneficiare di procedure amministrative e di accesso alle infrastrutture semplificate, da affidare a un unico soggetto gestore. Con agevolazioni fiscali aggiuntive rispetto al regime ordinario del credito d’imposta al Sud: saranno resi eleggibili per il beneficio investimenti fino a 50 milioni. Le imprese dovranno però mantenere l’investimento per almeno 7 anni (termine allungato durante l’iter al Senato rispetto ai 5 anni iniziali). Un emendamento approvato stabilisce che ciascuna regione può presentare una proposta di istituzione di una Zes nel proprio territorio, o al massimo due se sono presenti più aree portuali adeguate. Possono partecipare anche regioni in associazioni con aree portuali contigue. Le risorse stanziate sono pari a 25 milioni per il 2018, 31,25 milioni per il 2019 e 150,2 milioni per il 2020. Napoli-Salerno e Gioia Tauro le prime zone candidate a partire.

Politiche del lavoro
Tra gli altri stanziamenti per le regioni meridionali, figurano 40 milioni in un biennio per le politiche attive del lavoro e 20 milioni nel 2017, 30 nel 2018, 40 dal 2019 al 2025 per interventi urgenti nell’edilizia giudiziaria.
In risposta alla procedura di infrazione Ue, si interviene poi sulla commercializzazione delle borse di plastica. Fatta salva quella delle borse biodegradabili e compostabili, vengono stabiliti tutti i requisiti per mettere in commercio altre borse di materiale leggero.
Tra le sorprese dell’ultim’ora, è stata espunta dal maxi-emendamento la norma anti piromani in base alla quale nel caso in cui il rogo fosse stato appiccato «su beni propri» questi potevano essere confiscati e assegnati ai Comuni in cui sono situati.

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