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La Campania premia l’agricoltura

La Regione Campania con il decreto dirigenziale n.9 del 13 giugno ha emanato un pacchetto di misure nell’ambito della nuova programmazione finanziaria del Psr ( Programma di sviluppo rurale ) 2014-2020. Interessante la dotazione finanziaria che complessivamente ammonta a 154,5 milioni di euro articolati su varie misure - in totale quattordici - a beneficio degli imprenditori agricoli , delle loro associazioni e degli enti pubblici. La percentuale di contribuzione pubblica sulla spesa ammessa è variabile a seconda delle misure, ma tuttavia è decisamente elevata arrivando in molti casi al 100% senza mai scendere sotto il 70 per cento.

Le misure

Le misure 3.1.1 e 3.2.1 rappresentano gli strumenti per la promozione dei prodotti locali di qualità, in particolare la prima consiste in un sostegno ai produttori che per la prima volta accedono al sistema delle certificazioni di prodotto, la seconda è volta alla divulgazione dei prodotti regionali svolta dalle associazioni dei produttori. Segno evidente della volontà della Regione di promuovere le proprie produzioni contrastando il fenomeno della globalizzazione.
La misura 4.4.1 è indirizzata alle salvaguardia delle piantagioni e delle colture agrarie dagli ungulati in particolare dai cinghiali e per la protezione delle greggi e degli allevamenti dagli attacchi del lupo. Questa misura che eroga contributi pari al 100% della spesa ammessa è di particolare importanza per la parziale risoluzione di un problema non solo regionale, ma nazionale: infatti quasi ogni agricoltore in Italia si trova a dover combattere con quello che è uno dei problemi della nostra agricoltura per l’eccessiva proliferazione della fauna selvatica senza antagonisti naturali.
Di particolare rilievo la misura 4.4.2 dedicata tra le altre, al recupero o alla creazione di elementi tipici dei paesaggi agrari, quali muretti a secco, terrazzamenti, sentieri, argomento di grande interesse per il nostro Paese promotore e primo firmatario della convenzione europea del paesaggio.
La misura 5.1.1 è destinata a finanziare progetti per la prevenzione dei dissesti idrogeologici che in questa regione come purtroppo in altre, hanno effettivamente arrecato danni consistenti a cose e persone. La misura 6.4.1 è stata avviata per rafforzare l’economia delle aziende agricole con l’introduzione di attività complementari: si finanziano quindi investimenti in alloggi e ristorazione, agricampeggio ed attività sociali.
Il pacchetto delle misure 7 è destinato esclusivamente agli enti pubblici per la realizzazione di interventi per il sostegno delle popolazioni rurali e per l’utilizzo di energie rinnovabili. Di particolare interesse il progetto collettivo attivabile con la misura 7.6.1 e con la misura 6.4.2, una sorta di partenariato pubblico-privato per la realizzazione di attività volte a favorire la conservazione dei luoghi, a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali e a creare occupazione. Ma il pacchetto di misure 16 sono la vera novità di questa programmazione destinate all’aggregazione di vari soggetti delle filiere agroforestali per il trasferimento dell’innovazione, con un approccio botton-up partendo dalle esigenze delle imprese agricole a cui la ricerca e l’industria debbono adattarsi con netta inversione di tendenza rispetto al passato. Si tratta di misure destinate a favorire la cooperazione non necessariamente di tipo orizzontale, ma anche verticale in ambito rurale fra diversi soggetti delle filiere. La misura 16.1.1 finanzia la costituzione dei Goi, gruppi operativi per l’innovazione, ovvero un insieme di attori che insieme cercano di trovare la soluzione ad una particolare difficoltà della filiera produttiva. La misura 16.5.1 invece finanzia accordi di cooperazione tra imprese agricole e forestali ed enti pubblici per la presentazione di progetti collettivi volti alla salvaguardia della biodiversità naturale ed agraria, alla protezione del suolo e tutela risorse idriche, mentre la misura 16.9.1 è destinata a sostenere interventi in ambito agro-sociale e didattico che le aziende agricole possono realizzare in partenariato con soggetti pubblici.

Le criticità

Risulta apprezzabile lo sforzo a livello regionale per l’attivazione dei numerosi bandi, segno di un’efficace risposta alle esigenze del territorio, tuttavia scaturiscono alcune criticità attuative. Le misure sono state attivate pressochè a ridosso della scadenza della programmazione, in un arco temporale piuttosto ristretto ed in un periodo notoriamente feriale in cui anche la cantierabilità richiesta per talune misure potrebbe subire dei rallentamenti. Per quanto riguarda i requisiti e le modalità di ammissibilità si fa riferimento alle indicazioni dei singoli bandi consultabili al seguente sito: www.agricoltura.regione.campania.it

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