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Pa digitale, nell’e-gov primeggia Bologna

È fresco di stampa il piano triennale per la Pa digitale, approvato dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, a fine maggio (si veda il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 1° giugno 2017). Sarà quello a consentire ai nostri uffici pubblici di recuperare il forte ritardo nelle nuove tecnologie? Di certo c’è che il piano, messo a punto dall’Agenzia per l’Italia digitale e dal team per la trasformazione digitale diretto da Diego Piacentini, può contare su 4,6 miliardi di euro.

Il digital divide
Altrettanto certo è, però, che l’e-government nostrano arranca, come dimostra un recente studio di Bem Research, che ha messo a confronto le prestazioni digitali del nostro Paese con le altre realtà europee e ha monitorato le amministrazioni italiane più performanti.
In generale, secondo la ricerca, nel 2016 il divario digitale dell’Italia rispetto agli altri Paesi è aumentato. Nonostante da noi ci sia un’altissima diffusione di dispositivi mobili - sono attivi 1,3 abbonamenti per abitante; solo la Germania ci supera - e i social media siano molto usati, l’utilizzo dei servizi digitali nella vita di tutti i giorni è scarso.

Negli uffici pubblici
In particolare, è insoddisfacente il rapporto digitale che i cittadini hanno con gli uffici pubblici: nel 2016 solo il 24% ha utilizzato i servizi di e-gov, contro una media dell’area euro del 52%, media cresciuta di due punti percentuali rispetto al 2015. Poiché l’Italia è rimasta ferma, il divario con gli altri Paesi si è allargato. E pensare che una diffusione dei servizi di e-gov in linea con quelli europei farebbe crescere il nostro Pil, a parità di spesa pubblica nominale, di mezzo punto percentuale.

I Comuni
Ci sono, però, anche amministrazioni italiane che sono un passo più avanti. La ricerca ha messo in fila le prestazioni di 20 comuni capoluogo di regione virtuosi, classificandoli in base alle prestazioni del sito web istituzionale, all’interazione attraverso i social, alla disponibilità di app sulla mobilità.
Per quanto riguarda il primo campo, è il comune di Bari a far registrare le migliori performance, seguito da Trento e Torino. Sull’utilizzo dei social si distingue, invece, Bologna, con Roma e Firenze al secondo e terzo posto. Sulle app per smartphone e tablet dedicate al trasporto pubblico locale primeggia Aosta, seguita da Campobasso e Bologna. La classifica generale vede sul gradino più alto del podio Bologna, in seconda posizione Aosta e in terza Bari. Nel complesso, i servizi di e-gov hanno avuto più presa nei comuni del Nord, a poca distanza ci sono quelli del Centro e a seguire i municipi del Mezzogiorno.

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