Personale

Illegittimo lo scorrimento della vecchia graduatoria quando è già stata bandita una nuova selezione

di Federico Gavioli

Non è possibile assumere nuovi dirigenti tramite lo scorrimento della graduatoria precedente se l'ente pubblico ha già bandito un nuovo concorso; è quanto affermato dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 742 del 15 gennaio, che ha accolto il ricorso di un ministero nei confronti di alcuni aspiranti dirigenti.

Il contenzioso amministrativo
La Corte d’appello, in parziale riforma della pronuncia di primo grado che aveva rigettato le domande, ha dichiarato il diritto di alcuni ricorrenti a essere inquadrati nel ruolo dei dirigenti architetti con decorrenza dal 1° marzo 2007 e ha condannato il ministero a effettuare l'inquadramento «con tutte le conseguenze economiche e previdenziali». In particolare la Corte territoriale ha disatteso le difese del ministero che aveva insistito sulla eccezionalità e temporaneità delle graduatorie dei concorsi banditi ai sensi dell'articolo 28, comma 9, del Dlgs 29/1993 e ha evidenziato che nell'anno 2004 la stessa amministrazione aveva effettuato lo scorrimento e che le leggi ordinarie emanate successivamente al 1993 avevano imposto l'utilizzazione delle graduatorie ancora efficaci, facendo in tal modo venir meno la originaria temporaneità.
Avverso la sentenza sfavorevole, il ministero è ricorso in Cassazione.

La sentenza della Cassazione
I giudici di legittimità, nell'analizzare il ricorso del ministero, evidenziano che la giurisprudenza di legittimità è consolidata nell'affermare che, ove la domanda di riconoscimento del diritto allo scorrimento della graduatoria sia consequenziale alla negazione degli effetti del provvedimento di indizione di una nuova procedura concorsuale, la contestazione investe l'esercizio del potere dell'amministrazione, a cui corrisponde una situazione di interesse legittimo, la cui tutela spetta al giudice amministrativo ai sensi dell'articolo 63 del Dlgs 165/2001.
La Cassazione osserva che i ricorrenti, pur agendo per il riconoscimento del loro diritto alla assunzione in forza dello scorrimento della graduatoria, lo prospettano come consequenziale alla negazione degli effetti del provvedimento di indizione del nuovo concorso, e, quindi, sostanzialmente chiedono tutela nei confronti dell'esercizio del potere amministrativo, cui corrisponde una situazione di interesse legittimo, non di diritto soggettivo.
Per i giudici di legittimità l'atto di indizione del nuovo concorso, non viene in considerazione quale presupposto della gestione del rapporto giuridico, bensì quale oggetto diretto e immediato della pretesa, posto che la situazione di diritto soggettivo potrebbe scaturire soltanto dalla sua previa rimozione, non consentita in Cassazione.
In sostanza, afferma la Cassazione, un diritto soggettivo all'assunzione mediante scorrimento della graduatoria è configurabile solo qualora l'Amministrazione abbia deciso di coprire i posti vacanti avvalendosi della graduatoria ancora efficace e la contestazione abbia a oggetto le modalità di attuazione dello scorrimento della graduatoria del concorso espletato; nel caso in esame, tuttavia, la Corte territoriale, in modo errato, ha ritenuto sussistente un diritto soggettivo allo scorrimento della graduatoria , quando a fronte del provvedimento di indizione di una nuova procedura concorsuale era configurabile solo un interesse legittimo degli aspiranti dirigenti.

La sentenza della Corte di cassazione n. 742/2018

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©