Personale

Contratti, per la previdenza complementare arriva il silenzio assenso

di Consuelo Ziggiotto

Informazione obbligatoria al personale e nuove regole per l'accesso alla previdenza complementare. Questi i temi contenuti nella bozza della direttiva per i rinnovi contrattuali, comune a tutti i comparti della pubblica amministrazione, del giugno scorso.
La cultura della previdenza complementare richiede di essere promossa e divulgata in maniera più decisiva ed efficace, trattandosi di una componente fondamentale del welfare contrattuale.
Nell'atto di indirizzo viene chiesto alla contrattazione di perseguire alcuni obiettivi precisi che vanno dall'incremento della percentuale degli iscritti ai fondi di previdenza complementare, al consolidamento delle iscrizioni.
Sebbene i risultati raggiunti dal Fondo Perseo Sirio in termini di numero di iscritti, abbia registrato importanti risultati, gli stessi non possono dirsi ancora soddisfacenti. A marzo del 2016 il Fondo contava circa 33.000 iscritti e l'obiettivo è quello di individuare soluzioni contrattuali volte a favorire un incremento dei lavoratori iscritti, con particolare attenzione ai lavoratori in regime di Tfr o con minore anzianità. Questo in quanto l'analisi dei dati rivela una percentuale di iscritti provenienti dal regime Tfs, superiore rispetto a quella dei dipendenti con minore anzianità e in regime di Tfr.
Del resto, le modalità di accesso al Fondo per i dipendenti in regime di Tfs, presentano dei vantaggi non applicabili ai dipendenti in regime di Tfr, uno per tutti il contributo aggiuntivo a carico dello Stato che alimenta la posizione assicurativa dell'iscritto all'interno del Fondo.
Il panorama degli iscritti non è ergonomico a un fabbisogno di copertura previdenziale integrativa che cresce in relazione inversa con l'anzianità anagrafica e contributiva.
Gli obiettivi prefissati potranno realizzarsi anche attraverso una revisione dello specifico accordo quadro nazionale in materia di trattamento di fine rapporto e di previdenza complementare del 1999. Tuttavia, lo spazio che in sede contrattuale non può essere modificato, è quello delle agevolazioni fiscali derivanti dall'entrata in previdenza complementare. Mettere mano al regime fiscale applicato ai dipendenti del comparto pubblico, determinerebbe un minor gettito erariale.

Atto di indirizzo alle Funzioni Locali: il silenzio assenso
Il tema del welfare contrattuale e della previdenza complementare sono ripresi anche nella direttiva di avvio alle procedure per il rinnovo contrattuale del personale dei livelli, del 30 ottobre scorso.
È ribadita la necessità di prevedere un obbligo per le amministrazioni del comparto delle funzioni locali di informare adeguatamente il personale sulla rilevanza della previdenza complementare e di formare adeguatamente il personale addetto.
Insieme alla informazione-formazione obbligatoria, si accompagna una soluzione decisamente rivoluzionaria rispetto alle attuali modalità di accesso alla previdenza completare che contempla l'introduzione dell'istituto del silenzio assenso. Fino ad oggi, infatti, la modalità di accesso ai fondi negoziali chiusi è una modalità che si esercita volontariamente, in via discrezionale e si realizza attraverso una manifestazione di volontà.
Ultimo ma non meno importante, è necessario chiarire la possibilità di destinare al Fondo Perseo Sirio anche le quote dei proventi delle violazioni codice della strada di cui all'articolo 208 del Dlgs 285/1992 per il personale della polizia locale, operazione che non era possibile nella fasi inziali di attività del Fondo.

Le dichiarazioni congiunte nel contratto delle Funzioni centrali
Sono due le dichiarazioni congiunte nel contratto sottoscritto il 23 dicembre scorso, dedicate al tema della previdenza complementare: la n. 2 e la n. 3.
L'impegno è quello di fissare con cadenza periodica dei momenti di informazione finalizzati allo sviluppo della cultura previdenziale rivolti al personale a cui si applica il contratto del nuovo comparto Funzioni Centrali nel quale sono confluiti i precedenti comparti di ministeri, agenzie fiscali, Epne, Agid, Cnel e Enac.
Un altro traguardo è quello di fissare entro 60 giorni dalla stipula del contratto, un incontro per definire un percorso e una disciplina di armonizzazione volte ad assicurare omogenee opportunità e modalità di finanziamento per l'accesso alla previdenza complementare.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©