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Il 45% degli statali ha oltre 55 anni, Pa italiana la più vecchia nell’Ocse

Non è esattamente la scoperta dell’anno, ma osservato nel confronto internazionale il dato fa impressione: la Pubblica amministrazione italiana è la più “vecchia” del mondo sviluppato, popolata com’è per il 45% da persone che hanno superato i 55 anni di età.

La distanza con gli altri Paesi
Lunghi anni di turn over ridotto ai minimi per cercare di frenare la spesa non potevano avere un risultato diverso: l’invecchiamento della Pubblica amministrazione di casa nostra è noto, ma è la distanza rispetto agli altri Paesi sviluppati a disegnare le tabelle più d’impatto del nuovo Government at a Glance, il rapporto Ocse sulle amministrazioni pubbliche pubblicato ieri. Con il suo 45% di dipendenti senior, la Pa italiana stacca di cinque punti gli islandesi, secondi in classifica, e di nove punti gli spagnoli, al terzo posto. La media Ocse è venti punti più in giù, al 25%, e ad abbassarla non sono solo Paesi “giovani” come la Corea del Sud o l’Ungheria, dove meno di un dipendente pubblico su sei ha raggiunto i 55 anni. In Germania, per prendere come esempio il più classico dei Paesi concorrenti, la quota degli over 55 non supera il 20 per cento.

I dati
Per il resto, la nuova edizione della fotografia internazionale sulle amministrazioni pubbliche aiuta a superare qualche luogo comune. Per esempio quello di un’amministrazione pubblica pletorica. In Italia, spiega l’organizzazione dei Paesi sviluppati, la pubblica amministrazione impiega il 14% degli occupati totali, contro il 18% della media Ocse e il 22% della Francia. La presenza femminile, fra il 51 e il 52%, è in linea con la media, ma la sua geografia nei settori e nelle gerarchie degli uffici mostra che a motivarla ci sono esigenze di flessibilità, e di conciliazione con i tempi famigliari, più che opportunità di carriera. Nella pubblica amministrazione italiana il peso delle donne scende al crescere delle responsabilità, e si concentra in settori tradizionalmente femminili dell’insegnamento e della sanità. La politica, invece, è sempre più maschile, con una flessione del 15% nella presenza di donne nei ruoli di governo negli ultimi due anni.
Troppo alti, infine gli stipendi dei dirigenti pubblici: ai vertici l’Ocse li misura 385mila dollari (ma ora vale il limite a 280mila euro), secondi solo ai burocrati top austriaci.

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