Personale

Le assenze bloccano gli aumenti dei fondi

Le amministrazioni possono integrare le risorse destinate al trattamento economico accessorio del personale solamente se hanno rispettato il pareggio di bilancio e il tetto alle spese per il personale. Ma queste risorse devono essere ridotte nel caso in cui si registrino tassi di assenza dei dipendenti superiori ai dati medi nei periodi di punta o nei giorni in cui sono possibili i “ponti” tra due festività. Con la contrattazione nazionale dovranno essere semplificati i meccanismi di costituzione dei fondi per la contrattazione decentrata e le amministrazioni che rispettano i vincoli alla spesa del personale potranno consolidare, nel rispetto del tetto complessivo di spesa, le risorse variabili se da ciò si potranno determinare effetti positivi sulla continuità dei servizi erogati.
Sono queste le più importanti indicazioni dettate in tema di risorse per la contrattazione decentrata dallo schema di decreto legislativo di riforma del testo unico delle leggi sul lavoro pubblico in attuazione della legge 124/2015, che dopo lo slittamento della scorsa settimana è atteso nei prossimi giorni in consiglio dei ministri per l’approvazione preliminare.
Sono confermate le disposizioni contenute nel testo attualmente in vigore del decreto legislativo 165/2000, per cui l’integrazione dei fondi per la contrattazione decentrata è subordinata al rispetto sia dei vincoli del pareggio di bilancio sia del costo del personale sia delle disposizione di contenimento della spesa.

Punte anomale di assenza del personale
La novità di grande rilievo è il vincolo che viene chiesto ai contratti collettivi nazionali di lavoro di vietare alle singole amministrazioni la possibilità di dar corso all’aumento del fondo per la contrattazione decentrata nel caso in cui nell’ente si sono registrate punte anomale di assenza del personale.
In particolare, questo divieto si applica nel caso in cui le assenze sono state superiori alla media nazionale delle pubbliche amministrazioni e di quelle dello stesso settore nei periodi in cui occorre garantire la erogazione di servizi ai cittadini, nonché nelle giornate precedenti o successive a quelle festive o di riposo settimanale.
Questa penalizzazione opererà per il complesso dell’ente, e non per i singoli dipendenti, nell’anno successivo a quello in cui si sono registrate punte anomale di assenza.

Semplificazione dei meccanismi di costituzione dei fondi
Assume inoltre un grande rilievo la delega che viene data alla contrattazione nazionale alla semplificazione dei meccanismi di costituzione dei fondi per la contrattazione decentrata integrativa. Accanto a questa disposizione di principio, peraltro quanto mai opportuna, lo schema di decreto legislativo consente agli enti che hanno rispettato i tetti di spesa del personale, di consolidare le risorse variabili.
Questa possibilità sarà utilizzabile a condizione che non si determinino oneri aggiuntivi e deve essere finalizzata allo scopo di garantire la continuità dei servizi erogati.
Con l’entrata in vigore del decreto dovrebbero venire meno i vincoli del tetto del fondo della contrattazione decentrata e della sua riduzione in caso di diminuzione del personale tenendo conto delle capacità assunzionali, ma il testo non contiene alcuna disposizione per la fase transitoria, in particolare per i fondi del 2017.

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