Fisco e contabilità

Nel Dup entrano opere pubbliche e pianificazione degli acquisti

di Anna Guiducci

Il programma delle opere pubbliche e il piano di acquisizione dei beni e servizi entrano nello schema di Dup 2020/2022 che la giunta deve presentare al consiglio entro il prossimo 31 luglio. L'articolo 21 del DL 50/2016 (codice dei contratti pubblici), infatti, stabilisce l'obbligo di approvazione del programma biennale degli acquisti di beni e servizi (di importo unitario pari o superiore a 40mila euro) e di quello triennale dei lavori pubblici, e relativi aggiornamenti, nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio e, per gli enti locali, secondo le norme che disciplinano la programmazione economico-finanziaria degli enti.

Programma triennale ed elenco annuale
L'articolo 5 del Dm 14/2018 prevede che lo schema di programma triennale e l'elenco annuale dei lavori pubblici siano adottati dalla giunta su proposta del referente e successivamente pubblicati sul sito dell'ente. Le amministrazioni hanno la facoltà di consentire la presentazione di eventuali osservazioni entro trenta giorni dalla pubblicazione.
L'approvazione definitiva del programma triennale, unitamente all'elenco annuale dei lavori, con gli eventuali aggiornamenti, avviene entro trenta giorni dalla scadenza delle consultazioni oppure, in assenza di queste ultime, nei successivi sessanta giorni dalla pubblicazione. Tale programma deve poi essere reso fruibile in formato open data presso i siti informatici dell' ente.
La specifica disciplina di settore deve però trovare una sintesi con il vigente ordinamento finanziario degli enti locali. Il paragrafo 8.2 del principio applicato della programmazione, modificato dal decreto Mef del 29 agosto 2018, stabilisce che, salvi gli specifici termini previsti dalla legge, si considerano approvati senza necessità di ulteriori deliberazioni in quanto contenuti nel Dup, , anche il programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici e il piano biennale di forniture e servizi. Nel caso in cui i termini di adozione o approvazione dei singoli documenti di programmazione previsti dalla normativa vigente precedano l'adozione o l'approvazione del Dup, gli stessi devono essere adottati o approvati autonomamente dallo stesso, fermo restando il successivo inserimento.
Laddove invece la legge preveda termini di adozione o approvazione successivi a quelli previsti per l'adozione o l'approvazione del Dup, i documenti di programmazione settoriale possono essere adottati o approvati autonomamente, fermo restando il successivo inserimento degli stessi nella nota di aggiornamento al Dup. I documenti di programmazione per i quali la legge non prevede termini di adozione o approvazione – ed è questo il caso del programma lavori e forniture - devono essere infine inseriti nel Dup.

Difficile applicazione
Lo «scollamento» fra le norme rende difficilmente attuabile la disposizione del codice secondo cui entro novanta giorni dalla data di decorrenza degli effetti del proprio bilancio, il programma triennale e l'elenco annuale devono essere definitivamente approvati dal consiglio dell'ente, nel rispetto ed in coerenza con gli atti di programmazione approvati.
In questo contesto, le amministrazioni potrebbero dunque procedere alla presentazione del Dup al consiglio entro il 31 luglio, senza tuttavia pubblicare lo schema di programma delle opere pubbliche. Entro il 15 novembre, o diversa data prevista nel regolamento di contabilità, potrebbero poi pubblicare il programma delle opere pubbliche, da approvare entro il 31 dicembre contestualmente al Dup.

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