Fisco e contabilità

Per ora niente obbligo di ripianare il «deficit»

di Ivana Rasi

Il patrimonio è l'osservato speciale nel sistema di scritture della contabilità economico- patrimoniale in quanto gli enti non hanno un fine di lucro, non devono massimizzare i loro ricavi ma devono dare contezza della solidità della loro struttura patrimoniale: con la rendicontazione economico-patrimoniale gli enti si accingono quindi a dar conto della variazione subita dal patrimonio per il soddisfacimento dei bisogni della collettività (si veda anche il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 4 marzo).

Il fondo di dotazione e le riserve
Il fondo di dotazione rappresenta la quota del patrimonio netto sulla quale i creditori possono sempre fare affidamento per il soddisfacimento dei propri crediti. Analogo significato assumono le riserve disponibili del patrimonio netto attualmente distinte in riserve di capitale, da permessi a costruire e da utili di esercizi precedenti. Dal 2017, tuttavia, la modifica apportata al principio della contabilità economico-patrimoniale impone la costituzione delle riserve indisponibili, cioè di quella parte del netto che non è utilizzabile per far fronte alle passività dell'ente. Confluiscono nelle riserve indisponibili il valore dei beni demaniali, dei beni patrimoniali indisponibili e dei beni culturali iscritti in bilancio al netto del fondo di ammortamento, dove previsto. Anche gli utili che derivano dalla valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto e i conferimenti al fondo di dotazione di enti che al termine della loro vita utile non restituiscono la quota di partecipazione agli enti conferenti devono confluire in riserve indisponibili del patrimonio netto.

Il vincolo
Per imporre il vincolo di riserva indisponibile a parte del patrimonio netto, gli enti dovranno calcolare il valore netto residuo dei beni del demanio, del patrimonio indisponibile e beni culturali e far confluire questo valore nelle riserve indisponibili, destinando a tal fine le riserve libere. Se queste non fossero sufficienti, dovrà essere stornato tutto o parte del fondo di dotazione per porre il vincolo di indisponibilità. Questa operazione potrebbe portare anche a un fondo di dotazione negativo: se così fosse, è molto probabile che sia presente anche un disavanzo nella gestione finanziaria. Fino a quando la contabilità economica avrà fini conoscitivi non c'è l'obbligo di ripianare il deficit patrimoniale ma il consiglio dell'ente, all'atto dell'approvazione del rendiconto, dovrà porre in essere tutte quelle operazioni finalizzate al recupero del disavanzo di amministrazione che nel breve/medio periodo porteranno anche al ripristino degli equilibri patrimoniali.

Gli inventari e i beni demaniali e patrimoniali
Gli enti devono comunque continuare ad aggiornare gli inventari distinguendo all'interno di essi i beni del patrimonio disponibile e quelli indisponibili al fine della costituzione delle riserve indisponibili all'interno del patrimonio netto. Pur non avendo un modello di inventari di riferimento a uso esclusivo degli enti locali ritorna sempre utile la circolare del Ministero dell'Interno n.15.200/2 che il 20 luglio del 1904 dettò le indicazioni per la suddivisione dei beni di proprietà della pubblica amministrazione in relazione alla diversa natura, diritti e titoli e che gli enti hanno da sempre utilizzato nella redazione degli inventari.

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