Fisco e contabilità

Calcoli automatici per i costi standard

di Giuseppe Debenedetto

L'Ifel ha pubblicato sul proprio sito una nota di approfondimento alle Linee guida ministeriali sui costi standard della Tari, mettendo a disposizione dei Comuni un applicativo per i calcoli.
Il comma 653 della legge di stabilità 2014 prevede che a partire dal 2018, nella determinazione dei costi del servizio rifiuti, il Comune deve avvalersi anche delle risultanze dei fabbisogni standard. La disposizione sarebbe dovuta entrare in vigore già dal 2016 ma è stata più volte differita e, nonostante la richiesta di un'ulteriore proroga, è entrata in vigore nel 2018. È nata quindi la necessità di mettere a disposizione dei Comuni un supporto interpretativo per individuare il fabbisogno standard e valutare il costo complessivo del servizio da considerare per la redazione del piano finanziario, propedeutico alla determinazione delle tariffe Tari.

Le lineee guida delle Finanze
Il dipartimento delle Finanze ha pubblicato le linee guida (si veda Il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 9 febbraio), dalle quali emerge che il fabbisogno standard finale di ogni Comune è il risultato di due grandezze: il costo standard di riferimento per la gestione di una tonnellata di rifiuti e le tonnellate di rifiuti gestiti. Ogni Comune nelle regioni a statuto ordinario dovrebbe quindi calcolarsi il proprio standard facendo riferimento alla tabella n. 2.6 allegata al Dpcm del 29 dicembre 2016. Il valore di riferimento è il costo per la gestione di una tonnellata di rifiuti, che a livello nazionale si attesta a 294,64 euro. Ma la cifra cambia verso l'alto o verso il basso, in ragione di diversi parametri: percentuale di raccolta differenziata rispetto alla media nazionale (45,3%), distanza tra Comune e impianti, scostamento prezzo della benzina, numero e tipologia di impianti in provincia, forma di gestione del servizio, regione di appartenenza.

L’applicativo Ifel
Per semplificare i calcoli, l'Ifel ha messo a disposizione dei Comuni un applicativo che consente di individuare rapidamente il costo standard complessivo. L'applicativo calcola automaticamente l'importo del costo standard prendendo come riferimento i parametri del 2015, che vengono visualizzati subito dopo aver inserito le credenziali.
A questo punto è sufficiente utilizzare i campi modificabili (celle vuote a sfondo azzurro) aggiornando alcuni dati, tra cui la produzione complessiva dei rifiuti e la percentuale di raccolta differenziata. La nota Ifel fornisce anche indicazioni per il calcolo di parametri come la distanza tra il Comune e gli impianti.
L'Ifel chiarisce che al costo complessivo calcolato a seguito dell'aggiornamento dei dati devono essere aggiunti i costi amministrativi di gestione del tributo (Carc) e quelli da mancate riscossioni per crediti inesigibili.

La nota Ifel

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