Fisco e contabilità

Anticipazione di cassa ai Comuni scolti per mafia per pagare stipendi, mutui e servizi

di Daniela Casciola

Sono quattro i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose ai quali viene concessa l'anticipazione di cassa a valere sulle dotazioni del fondo di rotazione istituito con l'articolo 243-ter del Dlgs 267/2000, da destinare esclusivamente al pagamento delle retribuzioni del personale dipendente, delle rate dei mutui e di prestiti obbligazionari nonché all'espletamento dei servizi locali indispensabili.
Il via libera arriva con la pubblicazione sula Gazzetta Ufficiale del decreto del ministero dell'Interno 7 novembre 2017. Si tratta di Castelvetrano a cui vanno 6.361.200, Crispano con un milione, Lavagna con 1.500.000 e San Felice a Cancello con 3.513.600.

Richiesta e liquidazione
Il decreto ricorda che, secondo quanto stabilito dalla norma istitutiva, l'anticipazione può essere richiesta dalla commissione di gestione dell'ente sciolto quando sussistano squilibri strutturali di bilancio, in grado di provocare il dissesto finanziario, entro sei mesi dal suo insediamento.
A ciascun ente richiedente andrà una anticipazione di massimo di 200 euro per abitante e nel limite di 20 milioni di euro annui.
L'anticipazione richiesta sarà erogata, mediante operazione di giro fondi sulla contabilità speciale, sotto conto infruttifero, intestata all'ente locale, in un'unica soluzione.

Restituzione
Verrà restituita in dieci anni, decorrenti da quello successivo all'erogazione con rate annuali di pari importo, entro il 31 marzo di ciascun anno. L'importo della rata annuale di rimborso dell'anticipazione deve essere previsto nel bilancio di previsione di ciascun ente beneficiario.

Il decreto

Enti e quote

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