Fisco e contabilità

Pagamenti telematici obbligatori per tutti gli enti pubblici

Circa 1,2 milioni di operazioni al giorno, da parte di 22mila enti pubblici e monitorati in tempo reale fino alla certificazione del pagamento.
Sono ambiziosi i numeri del «Siope +», il cervellone telematico realizzato realizzato e gestito dalla Ragioneria generale dello Stato e da Bankitalia seguendo gli indirizzi dell’Agenzia per l’Italia digitale. E ambizioso è anche l’obiettivo, che è di riportare le pubbliche amministrazioni a rispettare il termine di 30 giorni (60 in sanità) nel liquidare le fatture alle imprese fornitrici di beni e servizi. Per raggiungerlo, stando ai dati della commissione europea che la settimana scorsa ha deciso il deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia, bisogna più che dimezzare i tempi di pagamento attuali, che pure si sono accorciati rispetto alle attese bibliche imposte di regola ai fornitori fino ai decreti sblocca-debiti avviati nel 2013. Proprio lo sforzo sul censimento ha rappresentato uno degli argomenti usati dall’Italia per chiudere la procedura d’infrazione. Il termometro, però, non basta a far passare la febbre: ma è indispensabile a curarla.

Tempi e problemi
Il problema nasce dal fatto che finora, nonostante i tentativi, una conoscenza completa dei pagamenti pubblici non è stata raggiunta. «Al momento - ha spiegato ieri il Ragioniere generale Daniele Franco, in un seminario tecnico sul Siope + al ministero dell’Economia - su circa il 70% degli importi pagati dalla Pa, per cui il debito commerciale viene stimato sulla base dei calcoli chiesti ai creditori. Con il nuovo sistema arriveremo al 100%».
Quando? Il calendario è già definito dalla legge di bilancio dello scorso anno e dai decreti attuativi, che fissano al 1° ottobre 2018 l’entrata a regime del sistema. Oggi la fase di riscaldamento riguarda un drappello di 30 enti (due Regioni,una Città metropolitana, 5 Province e 22 Comuni), ma la platea è destinata ad ampliarsi a breve. Dal 1° gennaio entreranno nel «Siope +» tutte le Regioni, le Province e le Città metropolitane, e dal 1° aprile sarà la volta dei Comuni, divisi in gruppi per fasce demografiche. Dal 1° ottobre, appunto, il quadro sarà completo, abbracciando anche la sanità.

Le novità
Ma che cosa cambia, in concreto? Nonostante l’obbligo di usare i mandati di pagamento elettronici introdotto, ma senza sanzioni, dal governo Monti nel «salva-Italia» 2011, il 40% degli enti pubblici, gli stessi che impongono la fattura elettronica (per legge), utilizzano ancora mandati di pagamento cartacei. Con il «Siope +» non potranno più farlo, perché i tesorieri potranno far camminare solo i mandati elettronici, e quindi tracciabili, costruiti sulla base del nuovo protocollo. In cambio, le amministrazioni pubbliche avranno un taglio negli obblighi burocratici, perché a regime il «Siope +» invierà in automatico i dati alla Piattaforma dei crediti commerciali (il cruscotto del Mef sui pagamenti) portando a superare l’obbligo di invio dei dati da ogni ufficio.

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