Fisco e contabilità

Il Fondo crediti di dubbia esigibilità sul bilancio di previsione 2018-2020

di Marco Castellani (*) - Rubrica a cura di Ancrel

Uno degli aspetti più delicati nella costruzione del bilancio di previsione 2018-2020 è il corretto calcolo del Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde) e con ogni probabilità sarà necessario aspettare la definitiva approvazione della Legge di Bilancio per avere tutti gli elementi necessari.
Sulle regole da seguire per il calcolo, Arconet - rispondendo a un quesito del 26 ottobre 2017 - ha recentemente chiarito le modalità con le quali avvalersi dell'opportunità di cui all'esempio 5 punto 2).

Le indicazioni di Arconet
Innanzitutto occorre suddividere il quinquennio di riferimento in anni “armonizzati” e in anni “non armonizzati”. Per gli enti locali non sperimentatori si hanno: 2012, 2013, 2014 non armonizzati e 2015 e 2016 armonizzati. Per i primi tre anni si procede con il rapporto: (riscossioni in c/competenza anno x + riscossioni in c/residui anno x) / accertamenti anno X – eventualmente rettificati extra-contabilmente per le entrate accertate per cassa.
Per il 2015 e 2016 si può optare per il metodo ordinario dato dal rapporto tra riscossioni in c/competenza anno X / accertamenti anno X oppure per il metodo agevolato di cui al punto 2) sopra richiamato, dato dal rapporto tra (riscossioni in c/competenza anno X + riscossioni anno X+1 in c/residui anno X) / accertamenti anno X senza la necessità di slittare indietro di un anno il quinquennio di riferimento portandolo al 2011-2015.
Pertanto in base alla risposta di Arconet per il 2015 si possono prendere a riferimento gli incassi di competenza 2015 + incassi anno 2016 in c/residui 2015) / accertamenti esercizio 2015 e, per analogia, per il 2016 gli incassi di competenza 2016 + incassi anno 2017 in c/residui 2016) / accertamenti esercizio 2016. In questo modo il calcolo del Fcde tiene conto dell'effettiva dinamica di riscossione delle entrate in relazione agli esercizi più recenti. Ovviamente, qualora l'ente riesca ad approvare il bilancio entro il 31 dicembre 2017 senza l'ausilio della probabile e consueta proroga, si prenderanno le riscossioni anno 2017 in c/residui 2016 avvenute alla data di effettuazione del calcolo.

La quantificazione del fondo
Se queste sono le regole per determinare i rapporti di ogni singolo anno del quinquennio, occorre ricordare che ai fini della quantificazione del Fcde è necessario calcolare la media del quinquennio utilizzando uno di tre metodi alternativi:
a) media semplice (sia la media fra totale incassato e totale accertato, sia la media dei rapporti annui);
b) rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e lo 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla sommatoria degli accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi;
c) media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio).
Il Fondo crediti di dubbia esigibilità è poi determinato applicando all'importo complessivo degli stanziamenti di ciascuna delle entrate di dubbia e difficile esazione una percentuale pari al complemento a 100 delle media considerando che, al momento lo stanziamento per il 2018 deve essere almeno l'85% dell'importo così calcolato mentre per gli anni 2019 e 2020 l'importo minimo deve essere pari al 100 per cento.
È opportuno che gli organi di revisione, anche in virtù dell'impatto del Fcde ai fini del rispetto del pareggio di bilancio, verifichino attentamente le modalità di calcolo suggerendo il massimo livello di analiticità. Del resto nella nota integrativa al bilancio di previsione dovranno essere forniti i seguenti elementi:
1) indicazione delle entrate escluse dal calcolo del Fcde e relativa motivazione dalle entrate assoggettate ad accantonamento
2) grado di analiticità di calcolo
3) fonte dati (contabile o extra-contabile)
4) metodo di calcolo con evidenziazione della media prescelta
5) facoltà di abbattimento del Fcde
6) motivazione di accantonamenti superiori ai limiti di legge elle % calcolate in base al principio 4/2
7) altre informazioni utili.

Il calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità
La Commissione Arconet ha fornito interessanti chiarimenti riguardo alle modalità di calcolo del Fondo crediti dubbia esigibilità da stanziare nel preventivo 2018. Ricordiamo che tale fondo obbligatorio assume le caratteristiche di un fondo rischi, finalizzato a evitare squilibri gestionali derivanti dal finanziamento di spese esigibili con entrate di cui non è certa la riscossione.
Per quanto concerne le somme derivanti da altre amministrazioni pubbliche, i crediti assistiti da fideiussione e le entrate tributarie che, sulla base dei nuovi principi, sono accertate per cassa – queste non richiedono l'accantonamento al fondo.
Non sono oggetto di svalutazione neanche le entrate di dubbia e difficile esazione riguardanti somme riscosse per conto di un altro ente, in quanto l'accantonamento viene effettuato dal beneficiario finale.
La svalutazione delle entrate presuppone da parte dell'ente l'individuazione del livello di analisi delle tipologie e categorie, il calcolo della media tra incassi e accertamenti degli ultimi cinque esercizi e la determinazione della percentuale accantonamento da applicare agli stanziamenti iscritti nel bilancio di previsione.

Il calcolo della media
Ci sono diversi modi per calcolare la media:
• come media semplice (fra totale incassato e totale accertato, o fra rapporti annui);
• come rapporto tra la sommatoria degli incassi (al numeratore) e degli accertamenti (al denominatore), entrambi ponderati per ciascun anno;
• come media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio. Per la ponderazione i pesi da assegnare sono 0,35 per i due anni precedenti e 0,10 per gli ultimi tre anni del quinquennio. Per gli esercizi di adozione dei nuovi principi si considerano solo le riscossioni di competenza, mentre negli esercizi precedenti occorre calcolare anche gli incassi in c/residui.
Arconet – Quesiti n. 25 del 26 ottobre 2017 e n. 26 del 27 ottobre 2017 (http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/Faq/ARCONET/Armonizzazione/)

(*) Vice presidente Ancrel

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