Fisco e contabilità

Manovra e bonus investimenti, la cassa guida le priorità

Maggiori spazi finanziari da utilizzare nell’ambito dei patti nazionali per il potenziamento della politica degli investimenti locali. È questo il cuore della manovra di Bilancio 2018 che è stata presentata al Senato nei giorni scorsi. L’articolo 72 del disegno di legge rimodella la disciplina tesa a consentire gli investimenti da realizzare attraverso il ricorso all’indebitamento e all’utilizzo dei risultati di amministrazione, nei casi in cui i margini disponibili dai propri vincoli di finanza pubblica risultino insufficienti. Con una modifica all’articolo 1, comma 485 della legge 232/2016 viene infatti prevista, per gli anni 2018 e 2019, l’assegnazione di spazi finanziari nell’ambito dei patti nazionali entro il limite complessivo di 900 milioni di euro (anziché i 700 attuali), di cui 400 riservati all’edilizia scolastica (invece che 300) e 100 destinati a interventi di impiantistica sportiva. L’incentivo sarà disponibile anche nelle annualità 2020/2023 con un fondo aggiuntivo di 700 milioni annui.

La richiesta degli spazi
I Comuni parte di un’Unione, che hanno delegato le funzioni connesse alla realizzazione di opere pubbliche, possono chiedere spazi, nell’ambito delle intese regionali e dei patti nazionali, per la quota di contributi trasferita nell’ambito delle stesse funzioni delegate.
La richiesta di spazi dovrà essere effettuata a regime entro il 20 ottobre dell’anno precedente a quello di competenza degli stessi (per il prossimo anno il termine è il 20 gennaio).
La comunicazione degli spazi finanziari dedicati alla realizzazione degli interventi di impiantistica sportiva - inserita ora per la prima volta - deve essere presentata alla Presidenza del Consiglio – Ufficio per lo Sport, secondo modalità che saranno pubblicate sul sito internet. Le richieste devono essere complete delle informazioni relative al fondo di cassa al 31 dicembre dell’esercizio precedente e all’avanzo di amministrazione (al netto della quota accantonata del fondo crediti dubbia esigibilità), risultante dal rendiconto o preconsuntivo dell’anno precedente. La Presidenza del Consiglio individua, per ciascun ente locale, gli spazi finanziari tenendo conto, prioritariamente, delle esigenze di messa a norma e in sicurezza delle strutture esistenti, compreso l’adeguamento antisismico, di abbattimento delle barriere architettoniche, di efficientamento energetico e ripristino della funzionalità, per i quali sia disponibile il progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo di codice unico di progetto (Cup) e di cronoprogramma della spesa. Alla data di richiesta degli spazi non deve però essere stato pubblicato il bando di gara per l’esecuzione dei lavori. In subordine, saranno ammessi altri interventi relativi a impianti sportivi per i quali l’ente disponga almeno del progetto definitivo.

Beneficiari e importi
Gli enti locali beneficiari e l’importo degli spazi concessi saranno individuati con Dpcm da emanare a regime entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello di competenza (per il prossimo anno il termine è il 15 febbraio 2018).

Se le richieste complessive saranno superiori agli spazi finanziari disponibili, la corsia preferenziale si aprirà per gli enti che presentano la maggiore incidenza del fondo di cassa rispetto all’avanzo di amministrazione. Se invece le richieste saranno inferiori agli spazi disponibili, le eccedenze saranno attribuite in base al consueto elenco di priorità previste dal comma 492 della legge 232/2016.
Gli altri spazi saranno invece determinati a regime entro il 20 novembre dell’anno precedente a quello dell’esercizio di competenza (per il prossimo anno il termine è il 20 febbraio 2018).
L’ente dovrà attestare l’utilizzo degli spazi concessi in attuazione delle intese e dei patti di solidarietà con l’invio della certificazione di verifica del rispetto dell’obiettivo di saldo di finanza pubblica. È precluso l’utilizzo di spazi finanziari di competenza dell’esercizio finanziario successivo a quello di invio della certificazione per chi non utilizzerà completamente i benefici concessi.

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