Fisco e contabilità

Manovra, e-fattura per i subappalti della Pa

Obbligo di fatturazione elettronica dal 1° luglio 2018 per gli operatori della filiera degli appalti pubblici: rispetto alla decorrenza dell’adempimento generalizzato nei rapporti B2B fissata al 1° gennaio 2019, ed unitamente alle operazioni di cessione di benzina e gasolio, l’articolo 77 del Ddl di bilancio 2018 (ora all’esame del Senato) prescrive l’utilizzo esclusivo di flussi strutturati di fatturazione per le prestazioni rese da subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese che partecipano a contratti di appalto di lavori, servizi o forniture stipulati con una amministrazione pubblica.

Il perimetro soggettivo

Già dal 31 marzo 2015 i fornitori di tutte le amministrazioni pubbliche sono obbligati a fatturare elettronicamente le operazioni rese. La manovra 2018 estende tale obbligo a tutta la filiera, ricomprendendo le operazioni rese da subappaltatori e subcontraenti e quindi da tutta la filiera di imprese che interviene in un appalto. Si tratta dell’insieme dei soggetti destinatari della normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari (articolo 3 della legge 136/2010) e perciò di tutti coloro che intervengono, a qualunque titolo, nel ciclo di realizzazione del contratto, anche con noli e forniture di beni e prestazioni di servizi, ivi compresi quelli di natura intellettuale, qualunque sia l’importo dei relativi contratti o dei subcontratti.
Le fatture elettroniche emesse da tali soggetti dovranno riportare gli stessi codici Cup e Cig presenti nelle fatture emesse dall’impresa capofila nei confronti dell’amministrazione pubblica.

L’anticipazione

L’anticipazione dell’avvio dell’obbligo si muove lungo le direttrici già tracciate non solo dal Codice degli appalti ma anche dalla direttiva 2014/55/Ue relativa all’e-fattura a negli appalti pubblici europei e dal Piano nazionale triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione.
Il Codice appalti (Dlgs 50/2006), dispone infatti, con decorrenza dal 18 ottobre 2018, l’obbligo di utilizzo dei mezzi di comunicazione elettronici nello svolgimento di procedure di aggiudicazione imponendo di avvalersi di piattaforme telematiche di negoziazione. Il piano triennale stabilisce anch’esso, a novembre 2018, il termine entro cui adottare i provvedimenti di recepimento della direttiva 2014/55/Ue la quale a sua volta dispone l’obbligo per le Pa di ricevere ed elaborare (e quindi il divieto a rifiutare) fatture elettroniche quando predisposte con il modello semantico dei dati degli elementi essenziali (core invoice) a cura del Cen (Comitato europeo per la standardizzazione).
Per garantire alle imprese italiane di essere già in regola con gli standard europei di fatturazione verso le pubbliche amministrazioni, l’articolo 77 della manovra 2018 delega a un decreto ministeriale l’individuazione di formati ulteriori rispetto a quello strutturato Xml-Pa, ad oggi necessario per la certificazione delle operazioni con le pubbliche amministrazioni, e da veicolare tramite il Sistema di interscambio (Sdi): i formati potranno perciò essere basati su standard e norme riconosciute in ambito Ue, superando il limite dello standard nazionale.

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