Fisco e contabilità

La Regione Veneto sbaglia la delibera sull’elenco per le nomine dei revisori

di Enrico Comacchio (*) e Antonino Borghi (**) - Rubrica a cura di Ancrel

La Regione Veneto ha istituito il nuovo elenco regionale per le nomine dei revisori dei conti presso le istituzioni pubbliche di assistenza e aeneficienza, con delibera di giunta del 14 aprile 2017 n. 503.
Nell'allegato A alla delibera è previsto che i soli iscritti nella sezione A del registro dei revisori presso il ministero dell’Economia abbiano i requisiti per richiedere l'iscrizione in tale elenco. Quindi i revisori iscritti alla sezione B, tra i quali ci sono anche quelli anche attualmente svolgono attività esclusivamente per enti pubblici di qualsiasi dimensione comprese anche le Ipab, secondo la Regione sono a priori esclusi dall'elenco stesso.
Ciò, oltre a essere in contrasto con la normale logica, non tiene conto delle indicazioni fornite dal ministero, che il 22 maggio 2017 a domanda ha risposto che «non vi è nessuna differenza di status tra revisori legali iscritti nelle sezioni A e B,... la distinzione tra sezione A e B del Registro dei revisori legali è ispirato a logiche funzionali …… e non sottintende, a priori, alcuna differenziazione dei soggetti iscritti in termini di qualificazione o di capacità professionali.»

La decadenza dalle nomine
Oltre a questo, la delibera della giungta regionale del Veneto prevede che dal 17 ottobre 2017 decadano tutti gli incarichi degli attuali revisori di Ipab, con forti dubbi sulla legittimità di questa disposizione a fronte di regolari e formali procedure di nomina che prevedono scadenze di mandato già definite. Tutto ciò senza che nella delibera siano date garanzie in merito all'imparzialità e all trasparenza sulle modalità con cui verranno nominati i futuri revisori.
È evidente, quindi, l’errore della giunta che ha supposto, sbagliando, che i revisori iscritti alla sezione A del registro siano più capaci professionalmente di quelli iscritti alla sezione B. Si auspica, quindi, visti i tempi ristrettissimi per presentare le domande all'iscrizione del nuovo elenco (14 giugno 2017) che senza indugio la Regione ponga rimedio, come è nelle sue possibilità, a questo abbaglio normativo, per evitare una pioggia di ricorsi al Tar.

(*) Dottore commercialista
(*) Presidente Ancrel

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