Rottamazione dei ruoli verso la proroga e sanatoria per i dirigenti delle Entrate decaduti

Sale il pressing alla Camera per riaprire i termini della rottamazione delle cartelle Equitalia. Un pacchetto di emendamenti alla manovra presentati in commissione Bilancio va in questa direzione. Ap punta a una proroga fino al 31 luglio dell’operazione, chiusa il 21 aprile, mentre Rocco Palese (Cor) propone anche di allungare i tempi per saldare i debiti facendo leva su un dispositivo di 10 rate bimestrali con l’ultimo pagamento dovuto nel 2019.

I dirigenti delle Entrate
A prendere quota è anche una sanatoria dei dirigenti dell’Agenzia delle Entrate decaduti dopo che la sentenza della Corte costituzionale del 2015 aveva azzerato i vertici della struttura. E, con il trascorrere delle ore, diventa calda pure la partita sulle misure alternative ai voucher. Con i partiti della maggioranza, Ap in testa, che spingono per inserire nuove soluzioni nel maxi-decreto e la Cgil che fa subito muro minacciando «iniziative di contrasto, a partire da un nuovo coinvolgimento della Corte di Cassazione se dalla manovra usciranno norme che non sono in coerenza con l’intervento che ha abolito i voucher».
Ma, Matteo Renzi, ribadisce che «eliminare i voucher senza una soluzione alternativa sarebbe una follia» confermando «l’appoggio» a Paolo Gentiloni intenzionato a individuare strade alternative. A fare subito eco al segretario del Pd è Paolo Tancredi, capogruppo di Ap in commissione Bilancio a Montecitorio: «Da Renzi sui voucher musica per le nostre orecchie. Adesso mi aspetto che in Parlamento sulla manovra il Pd agisca di conseguenza». Tancredi afferma che «Ap andrà avanti sull’ampliamento del lavoro intermittente a chiamata, l’introduzione dei mini jobs e sui “coupon” famiglia». Dal Senato però Cecilia Guerra, capogruppo di Articolo 1- Mdp, afferma che rappresenterebbe «una forzatura incomprensibile» utilizzare gli emendamenti alla manovrina per riscrivere le regole sui voucher. Intanto dopo la discussione dei ricorsi ieri sono stati “ripescati” 133 emendamenti dei circa 900 dichiarati inammissibili lunedì. A rientrare in partita è l’introduzione della flat tax al 10% per i pensionati stranieri che decidono di trasferire la residenza in Italia (a firma Enrico Zanetti, Sc), anticipata sul nostro sito il 12 maggio. Tra i correttivi riammessi anche quelli sulla cessione da parte dei soggetti incapienti dell’ecobonus per i condomini, sull’estensione delle misure per le aree colpite dall’ultimo sisma anche alle zone che nei primi mesi del 2017 hanno patito la cosiddetta “gelata” di primavera e sugli incentivi per l’acquisto di auto elettriche.

I ritocchi al capitolo fiscale
A tenere banco in Commissione saranno soprattutto i ritocchi al capitolo fiscale. C’è anzitutto da capire l’esito del confronto sull’introduzione della digital tax. Tutta da studiare la possibile riapertura della rottamazione delle cartelle. Tra le proposte presentate quella che potrebbe prendere quota (il condizionale è d’obbligo visto che nel merito la Commissione Bilancio avvierà l’esame domenica pomeriggio o lunedì 22) è quella presentata da Rocco Palese. Il timore dei deputati e dello stesso Governo è che gli 800mila contribuenti che hanno aderito alla rottamazione possano rinunciare al pagamento delle 5 rate ora previste (tre nel 2018 e due nel 2019) e mettere così il gettito di 7,2 miliardi atteso dalla definizione agevolata. L’idea di Palese è di riaprire i termini di presentazione dell’istanza entro 60 giorni dall’approvazione della manovra e allungare fino al 2019 con 10 rate bimestrali i tempi di pagamento. Equitalia dovrà, nelle intenzioni di Palese, presentare il conto ai contribuenti non più entro il 15 giugno prossimo ma entro il 15 ottobre. Sulla sanatoria delle dirigenti delle Agenzie fiscali decaduti la proposta Palese punta a stabilizzare nel ruolo di dirigente chi sia in servizio da almeno 5 anni in area apicale e abbia svolto negli ultimi 8 anni almeno 3 anni da dirigente con valutazioni positive.