Fisco e contabilità

Per le penali sull'estinzione anticipata dei mutui 2017 indennizzo secondo le vecchie regole

di Daniela Casciola

Si lavora al decreto del Ministero dell'interno di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze con cui sarà approvato il modello per la richiesta, da parte dei soli Comuni, del contributo per i costi sostenuti o da sostenere per l'estinzione anticipata, totale o parziale, di mutui e prestiti obbligazionari effettuate nell'anno 2017.
Lo ha annunciato la Finanza locale del Viminale comunicando che il provvedimento è in corso di perfezionamento e che, non appena si concluderà l'iter amministrativo, sarà disponibile il modello telematico per la trasmissione dei dati.
Per le istruzioni, non essendoci variazioni rispetto all'analoga certificazione prodotta nel 2016, la Finanza locale rimanda alla circolare F.L. n. 11 del 14 ottobre 2016.

Le regole
Il provvedimento attua l'articolo 9–ter del decreto legge n. 113/2016, come modificato dalla legge 7 agosto 2016 n. 160, che ha istituito l'erogazione di contributi per l'estinzione anticipata, totale o parziale, di mutui e prestiti obbligazionari da parte dei comuni un apposito fondo con una dotazione iniziale di 14 milioni di euro per l'anno 2016 – con un incremento extra fino a 26 milioni di euro - e di 48 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018.
La norma ha stabilito che gli enti locali interessati dovessero trasmettere via web le proprie richieste entro il 31 ottobre 2016, per l'anno 2016, ed entro il 31 marzo per ciascuno degli anni 2017 e 2018.

L'invio delle richieste
La richiesta da parte dei Comuni - solo quelli interessati - deve essere formulata al Ministero dell'interno-Direzione Centrale della Finanza Locale, esclusivamente con modalità telematica, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali (AREA CERTIFICATI TBEL, altri certificati), accessibile dal sito internet della stessa Direzione, alla pagina http://finanzalocale.interno.it/apps/tbel.php/login/verify. Non saranno accolte le certificazioni che verranno trasmesse dai comuni tramite spedizione ordinaria, fax, via e-mail, via P.E.C., direttamente “a mano” presso la sede della Prefettura territorialmente competente o presso questo Ministero in violazione di quanto prescritto nel decreto.
Come già lo scorso anno, il ministero invita gli operatori a seguire attentamente le istruzioni onde evitare, come avvenuto negli anni passati, la paralisi dell'help desk messo a disposizione dalla Direzione Centrale data la mole delle richieste relative «problematiche facilmente risolvibili attraverso l'attenta lettura».

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