Appalti

Toninelli: tunnel del Brennero opera strategica

Sul fronte delle grandi opere arriva un segnale importante dal nuovo governo giallo-verde e, in particolare, dal neo ministro delle Infrastrutture, il grillino Danilo Toninelli. Il ministro coglie l’occasione del Brenner Meeting - il vertice tra Italia, Austria e Germania che si è svolto, ieri, a Bolzano per discutere il tema caldissimo del traffico pesante lungo l’asse del Brennero e delle limitazioni unilaterali imposte dal Tirolo al transito dei Tir - per appoggiare pubblicamente, attraverso una nota, la costruzione del nuovo tunnel ferroviario di base del Brennero. Attualmente, sotto il passo del Brennero, si sta costruendo quello che un giorno diventerà il collegamento ferroviario più lungo del mondo, tra Fortezza e Innsbruck. L’obiettivo del maxi-progetto è dare un contributo decisivo, in prospettiva, al trasferimento di quote crescenti di traffico merci dalla strada alla rotaia.

L’intesa
Il vertice di Bolzano si è chiuso, nonostante l’opposizione del Tirolo, con un memorandum d’intesa sul corridoio trasportistico del Brennero firmato dai tre Paesi interessati: Italia, Austria e Germania. L’intesa rafforza la strategia multimodale per spostare il traffico dalla gomma al ferro, comprensiva della realizzazione del nuovo tunnel ferroviario Innsbruck-Fortezza. Toninelli, attraverso una nota del Mit (ministero delle Infrastrutture), conferma il valore strategico della realizzazione dell’opera ferroviaria da 8,3 miliardi (lavori in corso, completamento previsto nel 2027), nonostante la storica posizione contraria dei 5 Stelle della provincia di Bolzano. Recita la nota del Mit: «Gli impegni finanziari di lungo termine sul corridoio del Brennero, nell’ambito della stategia Ten-T, rappresentano una sfida fondamentale per connettere meglio le varie aree d’Europa. E daranno benefici enormi alla nostra economia, considerando che circa il 70% dell’import-export italiano passa per l’arco alpino». La realizzazione del tunnel di base del Brennero e quella del primo lotto della linea di accesso (da Fortezza a Ponte Gardena) - spiega la nota del Mit - sono rispettivamente in corso di realizzazione e già avviata dal Cipe, e rappresentano opere di utilità fondamentale. In parallelo, spiega il Mit, occorre definire in modo razionale e trasparente, con analisi costi-benefici, con quali modalità sarà necessario procedere alla realizzazione della restante tratta d’accesso (da Verona a Ponte Gardena). E si valuterà in tal senso anche l’opportunità di partecipare a bandi per accedere ai finanziamenti europei.

La circolazione
Per quanto riguarda il numero chiuso alla circolazione dei Tir imposto dal Tirolo, fortemente contestato dalle imprese italiane, Toninelli è netto: «Non sono accettabili - scrive il ministro - blocchi unilaterali del traffico che danneggiano sia l’ambiente sul versante italiano sia i fatturati delle nostre imprese. Si tratta di divieti non concordati che appaiono peraltro in contrasto con lo spirito delle intese del vertice di Monaco e con il principio di libera circolazione delle merci che informa il diritto della Ue. L’Italia è in primissima linea dal punto di vista dello sforzo economico, in ottica multimodale di trasferimento progressivo del traffico dalla gomma al ferro. E ci aspettiamo che il governo austriaco riconosca questo impegno».

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