Appalti

Centro Italia, dal 10 maggio corsa ai 48 milioni di euro di aiuti alle imprese nei Comuni terremotati

Al vie due misure di sostegno per le imprese nei territori del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016-2017. La prima e più consistente novità riguarda la messa a disposizione di 48 milioni di euro di aiuti alle imprese con le modalità della legge 181/1989 di sostegno alle aree di crisi industriale. La seconda novità riguarda gli incentivi legati alle zone franche urbane costituite sempre all'interno dei comuni del cratere. Entrambe le misure sono state attivate con due circolari del ministero dello Sviluppo economico.

Aiuti alle imprese del Centro Italia (legge 181/1989)
Con la circolare del 12 marzo scorso il ministero dello Sviluppo ha comunicato tempi e modalità per l'accesso ai 48 milioni di aiuti al mantenimento del tessuto industriale nelle aree colpite dal terremoto (la lista dei Comuni). Il budget è stato ripartito nel seguente modo tra le quattro regioni interessate: 4,8 milioni all'Abruzzo, 6,72 milioni al Lazio, 29,76 alle Marche e 6,72 all'Umbria. Le richieste vanno presentate a Invitalia a partire dalle ore 12:00 del 10 maggio prossimo e fino alle ore 12:00 del 9 luglio.
Gli investimenti dovranno essere localizzati in uno dei 140 comuni del cratere e potranno riguardare i seguenti ambiti: realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l'innovazione dell'organizzazione, con spese ammissibili non inferiori a 1,5 milioni di euro; incremento o la salvaguardia dei livelli occupazionali esistenti nell'unità produttiva oggetto del programma di investimento.
Il contributo concedibile potrà riguardare una percentuale tra il 30% e il 50% dell'investimento ammissibile. In ogni caso, il contributo in conto impianti e l'eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile. Il valore dell'investimento per il quale si chiede il contributo deve essere di almeno 1,5 milioni di euro. Il valore massimo dell'investimento ammissibile (sul quale sarà calcolata la percentuale di contributo) è fissato a 10 milioni di euro. Le istanze pervenute saranno valutate in base a quattro distinte graduatorie riferite alle quattro regioni interessate (Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo) perché in ciascuna regione sono state individuate diverse priorità nella concessione delle agevolazioni.

Agevolazioni per le Zone franche urbane
È già partita invece la possibilità di chiedere le agevolazioni riservate a imprese e lavoratori autonomi legato alla istituzione delle zone franche urbane nei comuni del cratere. La misura è stata attivata dalla circolare del Mise diffusa il 5 marzo scorso. I beneficiari potranno chiedere l'esenzione di Irpef e Irap, imposta municipale propria, oltre all'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
Sono previste due diverse finestre temporali a seconda del tipo di agevolazione. La presentazione delle istanze relative alla esenzione dall'imposta sui redditi è già possibile dal 12 marzo scorso e termina il 27 marzo prossimo alle ore 12:00. Le istanze relative invece all'esonero dei contributi previdenziali e assistenziali potranno essere inviate a partire dalle ore 10:00 del 4 aprile 2018 fino alle ore 12:00 del 20 aprile 2018.

La circolare del ministero dello Sviluppo economico

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