Appalti

Edilizia scolastica, proroga di un anno per finanziare l’efficienza energetica con il Fondo Kyoto

di Roberta Giuliani

Slitta al 30 giugno 2018 il termine per presentare le domande di finanziamento a valere sul Fondo Kyoto per l'efficientamento energetico degli edifici scolastici di proprietà pubblica. Il ministero dell'Ambiente con il decreto del 27 giugno scorso n. 169, pubblicato sul proprio sito anticipando la Gazzetta Ufficiale, ha di nuovo prorogato di un anno la scadenza - già differita al 30 giugno 2017 e precedentemente fissata al 18 ottobre 2016 dal comunicato del 21 aprile 2016 - per chiedere prestiti a tasso agevolato pari allo 0,25% per razionalizzare l'energia in asili, scuole e università pubbliche (si veda il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 20 ottobre 2016).
I mutui contratti dagli enti locali avvalendosi di Cassa e depositi e prestiti possono finanziare non solo interventi per il miglioramento di almeno due classi di efficienza energetica negli edifici scolastici in un arco temporale massimo di 3 anni dalla data di inizio lavori, ma anche opere di adeguamento alla normativa antisismica, fino a un massimo del 50% del valore del progetto.

I motivi della proroga
L'assegnazione a inizio 2018 di spazi finanziari per gli enti locali e la necessità di avere più tempo a disposizione per le diagnosi energetiche degli immobili: sono questi i due principali motivi che hanno spinto il ministero dell'Ambiente, anche sollecitato dalle richieste di Anci e di Legambiente, a decidere di rinviare di un anno i termini per l'accesso ai finanziamenti agevolati regolati dal Dm n. 40/2016 che ha riprogrammato le risorse residue del Dm n. 66/2015 pari a 247.093.955,15 euro.
Come specificato nelle premesse del decreto, la richiesta dei finanziamenti agevolati da parte degli enti locali può essere favorita dall'assegnazione degli spazi finanziari che per l'anno 2018 è attualmente prevista per il 5 febbraio 2018. Per il triennio 2017-2019, il comma 485 dell'articolo 1 della legge n. 232/2016 ha infatti assegnato spazi finanziari agli enti locali nel limite complessivo di 700 milioni di euro annui di cui 300 milioni destinati, sempre ogni anno, a interventi di edilizia scolastica.
Un arco di tempo più lungo serve anche per le diagnosi energetiche degli immobili oggetto di intervento. Molti enti locali hanno in corso di affidamento i contratti per l'esecuzione di queste verifiche che sono necessarie per la presentazione delle domande. Per l’accesso ai finanziamenti agevolati, con le modalità definite dal Dm Ambiente n. 66/2015 che ha individuato i criteri di concessione, erogazione e rimborso del finanziamento previsto dal Dl n. 91/2014, gli enti locali devono allegare infatti al modulo di domanda la diagnosi energetica dell’edificio. I modelli per la richiesta di ammissione all'agevolazione sono quelli riportati negli allegati A) e B) del Dm n. 40/2016 che ha reimpegnato «le risorse finanziarie residue di cui al decreto interministeriale n. 66 del 14 aprile 2015, ai sensi dell'articolo 2, comma 6 del medesimo decreto».

Il decreto di proroga

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