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Visco (Bankitalia): agli appalti servono procedure semplici

Corruzione ed evasione fiscale distorcono la concorrenza e riducono il potenziale di crescita delle imprese e dell’economia nel suo complesso. Negli ultimi tempi il ranking dell’Italia nelle classifiche internazionali è tuttavia migliorato, per questo «bisogna lavorare perchè si consolidi questo recupero di fiducia e resti alta la guardia verso un fenomeno così dannoso per gli effetti che ha quanto difficile da sradicare».

È il messaggio arrivato ieri dall’intervento di saluto del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, alla giornata di lavori dedicata all’incontro tra i responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza delle pubbliche amministrazioni promosso dall’Autorità Anticorruzione (Anac).

Visco ha anche parlato del Codice degli appalti e del calo dei bandi che ne ha accompagnato l’entrata in vigore nel corso del 2016: «Ci siamo chiesti - ha affermato - se il complesso sistema di regole e controlli non finisse per scoraggiare la domanda di opere pubbliche, o si trattasse di un periodo di adattamento. Ma il 2017 si è chiuso in aumento, vicino al +10%, e questo sembrerebbe legittimare la seconda interpretazione». Superata questa fase quello che serve ora - ha concluso il governatore - sono garanzie di tempi di risposta più brevi e procedure più semplici. Una posizione accolta con favore dal presidente dell’Anac, Raffaele Cantone: «In campagna elettorale - ha ricordato - qualcuno ha detto: aboliamo il Codice degli appalti. Ma per andare dove? Benvengano, invece, i miglioramenti».

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