Amministratori

Mercati, stop ai bandi dei Comuni sulle «vecchie» concessioni

di Pippo Sciscioli

I Comuni non possono procedere all'indizione dei bandi per il rinnovo delle concessioni per il commercio sulle aree pubbliche di mercati e fiere fino a tutto il 2020 e se li hanno già pubblicati devono sospenderli. Questo, in attesa della revisione dell'Intesa da parte della Conferenza unificata Stato- Regioni- Enti locali che dovrà rivedere i criteri per l'assegnazione delle concessioni alla luce del principio sancito dal comma 1181 dell'articolo 1 della legge 205/2017, che impone di tener conto, in particolare, di quegli operatori che nell'ultimo biennio hanno direttamente utilizzato le concessioni quale unica o prevalente fonte di reddito per sé e il proprio nucleo familiare.

La sospensione delle procedure non si applica per i mercati di nuova istituzione o per la riduzione dei posteggi di quelli esistenti alla luce di sopravvenute circostanze di fatto o diverse valutazioni dell'interesse pubblico correlato alla gestione del territorio.
In queste due ultime fattispecie, i Comuni possono pubblicare i bandi per la nuova assegnazione delle concessioni di suolo pubblico e il contestuale rilascio delle autorizzazioni commerciali, non tenendo conto della previsione della legge 205/2017 che, invece, nei restanti casi, ha differito al 31 dicembre 2020 il termine di validità ed efficacia delle concessioni in essere.

Il chiarimento viene dal Mise con due risoluzioni, la n. 87935/18 e la n. 135206/18, in risposta alle numerose richieste avanzate dai Comuni all'indomani della proroga della legge di bilancio 2018. Le procedure di selezione in corso, in quanto avviate e non ancora concluse prima e dopo l'entrata in vigore della norma, vanno dunque congelate e tecnicamente sospese con apposito atto da parte del Comune per due motivi:
1) per l'espresso rinvio del comma 1180;
2) per la necessità di attendere la nuova intesa che dovrà integrare i criteri di assegnazione fissati nelle precedenti.

Il parere ministeriale

La circolare ministeriale

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