Amministratori

Pon Governance, approvati 30 progetti di riuso per 18 milioni di finanziamenti ai Comuni

di Alessandro Vitiello

Quattro Comuni, Torino, Roma, Pantelleria e Lecce, più la Provincia autonoma di Trento sono i primi cinque enti locali sui 30 che beneficeranno dei contributi provenienti dal Pon governance, tramite l’agenzia della Coesione territoriale che ne è l’autorità di gestione, per il finanziamento di interventi volti al trasferimento, all’evoluzione e alla diffusione di buone pratiche attraverso Open Community PA 2020.
Gli enti che hanno ceduto i progetti sono il Comune e l’Università di Messina; l’Anci Lombardia, il Comune di Orvieto, la Regione Umbria e Umbria digitale scarl; l’Istituto dei Beni artistici culturali e naturali e la Regione Emilia Romagna; il Comune di Marsala e la Provincia di Brescia.
La graduatoria finale è stata approvata con il decreto dell’Agenzia della Coesione territoriale del 13 marzo 2018 n. 31.

Le risorse assegnate
Gli importi dei finanziamenti sono ingenti e vanno, solo per dare conto dei primi cinque enti della graduatoria, dai 642.050 euro concessi al Comune di Lecce, ai 700mila attributi alla Provincia autonoma di Trento. Il totale dei trenta progetti finanziati ammonta a 17.977.410,04 euro.
Va detto che altri 16 progetti avrebbero tutte le carte in regola per essere finanziati, ma rimangono «a bocca asciutta», in quanto con il trentesimo progetto terminano le risorse stanziate. Va inoltre aggiunto che i 12 milioni originariamente previsti dal bando sono anche stati incrementati di altri sei portando il totale a diciotto.

La prima fase
Per l’avvio del progetto l’ente beneficiario (capofila) deve chiedere il Codice unico di progetto (Cup) e comunicarlo all’agenzia della Coesione. Quindi deve stipulare la convenzione con la stessa autorità di gestione del Pon Governance nella quale sono descritti diritti e obblighi del beneficiario e le indicazioni sull’esecuzione dell’operazione.
Se l’ente beneficiario non risponde alla richiesta di stipula della convenzione entro 20 giuorni il finanziamento scalerà automaticamente ai progetti non ammessi per mancanza di risorse.
La richiesta di attivazione delle utenze necessarie a operare all’interno del Sistema informativo per il programma (denominato DELFI) è il passo successivo, che sarà seguito dalla comunicazione all’Agenzia del conto corrente dedicato al progetto oppure dall’indicazione delle diverse modalità convenute nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 125.4, lettera b), del Regolamneto (Ue) n. 1303/2013 - Paragrafo 1.2.4.

La scheda progetto
La scheda progetto, altra parte importante per la corretta ri-esecuzione della «best pratice», è stata aggiornata, sostituendo integralmente la predente approvata con decreto Coesione del 19 aprile 2017 n. 20.
Un manuale del riuso, infine, contiene tutte le informazioni utili e necessarie ai beneficiari.

Il decreto dell’Agenzia della Coesione territoriale n. 31/2018

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©