Amministratori

Dall’Anac una griglia rigida sulle segnalazioni

di Roberta Giuliani

Dalla malasanità all'assenteismo sul lavoro, dall'eredità all'aumento delle tariffe: tante le segnalazioni inviate all'Anac da cittadini e soggetti pubblici per avviare i controlli anticorruzione ma purtroppo l'indirizzo è sbagliato. L'Autorità, per interrompere il flusso di richieste d'indagine a cui non può dare seguito in quanto «riguardanti fattispecie che esulano dalle funzioni attribuite dalla legge», ha emanato un comunicato del Presidente con il quale richiama l’attenzione sul perimetro delle suo intervento di accertamento come stabilito dalle norme. Il provvedimento ha il duplice intento di non far nascere nei richiedenti «inattuabili aspettative su questioni non pertinenti» ma anche di non rallentare l'attività degli uffici.

L'attività consentita
Prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche e nelle società controllate e partecipate; vigilanza sull'affidamento e l'esecuzione dei contratti pubblici; gestione delle segnalazioni di illeciti denunciate da dipendenti pubblici: sono queste le attività che competono all'Anac come stabilite dalla disciplina su anticorruzione e trasparenza (Dl n. 90/2014, Dlgs n. 50/2016, legge n. 190/2012 e successivi decreti delegati Dlgs n. 33/2013 e Dlgs n. 39/2013). In particolare l'Autorità potrà intervenire su cinque tipologie di segnalazioni:
• contratti: controlli su affidamento ed esecuzione di lavori, servizi e forniture e attività di precontenzioso;
• anticorruzione: controlli su adozione, applicazione ed efficacia delle misure in particolare dei piani triennali di prevenzione;
• obblighi di trasparenza sui siti web istituzionali;
• vigilanza su inconferibilità e incompatibilità di incarichi, casi di «pantouflage» (ovvero come stabilito dal Dlgs n. 165/2001, articolo 53, comma 16-ter i dipendenti che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto della Pa nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego non possono svolgere attività lavorativa o professionale presso soggetti privati destinatari dell'attività della Pa svolta attraverso i medesimi poteri);
• whistleblowing: indagini su eventuali illeciti segnalati da dipendenti pubblici (articolo 54, comma 4-bis, Dlgs n. 165/2001).

Segnalazioni estranee all'Anac
Sono archiviate innanzitutto le segnalazioni anonime (senza firma, con firma illeggibile o che non consentano di identificare con certezza l'autore) e dal contenuto generico. Ma soprattutto non saranno prese in considerazione per «manifesta incompetenza» numerose tipologie di segnalazioni quali:
• accertamento di responsabilità penali o erariali (la competenza è dell'Autorità giudiziaria o della Corte dei conti);
• presunti illeciti commessi da magistrati (è competente la Procura distrettuale ai sensi dell'articolo 11 del codice di procedura penale);
• procedure selettive e concorsi (la competenza è della giustizia amministrativa);
• irregolarità nelle nomine se non riguardano casi di incompatibilità o inconferibilità degli incarichi;
• rivendicazioni sindacali;
• casi di malasanità;
• assenteismo dal lavoro;
• conflitti politico-istituzionali all'interno di enti;
• successioni, eredità, testamenti;
• anomalie nella gestione di istituti di credito o finanziari;
• abusi edilizi;
• aumento delle tariffe.

Il comunicato del Presidente Anac

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