Amministratori

Dal campionamento alle responsabilità, ecco il nuovo «manuale» Mef per i revisori dei conti

di Anna Guiducci e Patrizia Ruffini

I compiti assegnati ai revisori si connotano per la loro complessità, varietà e diversificazione. Un supporto alla revisione arriva dalla ragioneria Generale dello Stato sotto forma di vademecum, pubblicato con la circolare 20/2017. , completa degli schemi di verbale relativi alle diverse fasi del controllo. Raccomandazioni e suggerimenti sono pensati in primo luogo per i rappresentanti del ministero dell'Economia, ma si rivelano assai utili per tutti coloro che sono chiamati a svolgere questo importante ruolo di controllo.

La programmazione
Il notevole lasso di tempo intercorso dalla precedente circolare (n. 30 del 1° luglio 2004) fa comprendere la portata della questione. Il volume è infatti articolato in otto capitoli e arricchito con un'appendice contenente esempi di verbali, per fornire al revisore uno strumento operativo di immediato utilizzo. Nel capitolo dedicato alle verifiche amministrative e contabili effettuate dal revisore nell'esercizio dei propri compiti, le preliminari attività di programmazione dei controlli e di utilizzo di tecniche di campionamento costituiscono strumenti essenziali al buon esito del processo di controllo. La tecnica del “campionamento” in particolare deve essere motivata ed efficace e deve avere riguardo alla natura dei documenti da esaminare e alla loro capacità di registrare, con ragionevole attendibilità, i fenomeni più rilevanti della gestione. Nell'ambito della pianificazione dei controlli, si raccomanda al revisore di estendere le proprie verifiche anche alle tematiche relative agli obblighi tributari, agli obblighi previdenziali e assicurativi, al personale, agli affidamenti di forniture di beni e servizi e di lavori, agli adempimenti in materia di privacy, al contenzioso e alle coperture assicurative.

Le spie della gestione
Durante queste verifiche, l'organo di revisione assumerà specifiche informazioni sull'esistenza e sullo stato del contenzioso, e in particolare se siano pervenuti decreti ingiuntivi, atti di precetto o protesto o altri atti giudiziari, volti al recupero dei crediti o al risarcimento di danni. Questa attività, evidenzia il ministero, potrebbe essere anche utile ai revisori sia per poter cogliere eventuali criticità nella gestione amministrativa dell'ente sia per valutare l'adeguatezza delle somme accantonate in bilancio, al fine di fronteggiare gli oneri eventualmente scaturenti dall'esito del contenzioso. Per quanto concerne la verifica delle coperture assicurative, i revisori avranno cura di accertare che l'ente abbia provveduto, innanzitutto, alla stipula delle polizze obbligatorie, oltre che all'adeguamento di tutte quelle già sottoscritte, tenendo conto dei particolari rischi cui è esposto.

L’esame dei contratti della Pa
Il vademecum, oltre ad approfondire l'armonizzazione dei sistemi contabili, l'analisi dei bilanci e le imposte, si sofferma sugli aspetti inerenti all'attività negoziale nella pubblica amministrazione fornendo un quadro generale sulle fonti normative di riferimento e sull'ambito di applicazione dei contratti. Il tema della gestione del personale si sviluppa con l'analisi dell'area relativa alla verifica del rispetto dei vincoli di finanza pubblica, dei controlli da effettuare sull'applicazione della contrattazione collettiva e, infine, dei vincoli normativi posti all'impiego delle forme di lavoro flessibile e delle collaborazioni. Sono poi affrontati i temi relativi alla responsabilità e agli obblighi di denuncia.

Il problema delle responsabilità
La molteplicità dei compiti assegnati, oltre ad accentuarli, rende molto variegati i profili di responsabilità nei quali può incorrere il revisore dei conti negli enti pubblici. In questo contesto l'azione dei revisori deve essere svolta sulla base di una programmazione ragionata (anche sulla base delle potenziali aree di rischio), in modo continuativo, e secondo un approccio logico e oggettivo (cioè attraverso una selezione oggettiva e ragionata del campionamento degli atti da esaminare), nel rispetto dei margini di autonomia e discrezionalità degli amministratori. Ciò, oltre a minimizzare i rischi di errore, consente di ridurre gli addebiti di responsabilità per l'omissione di controlli. Sotto questo aspetto, infine, di particolare rilievo appare l'opera di verbalizzazione delle attività di controllo svolte. Una verbalizzazione completa, chiara, sintetica e non ridondante rappresenta sicuramente un mezzo efficace per dimostrare all'esterno la diligenza impiegata nella propria attività istituzionale.

La circolare 20/2017 della Ragioneria generale dello Stato

Il vademecum

Gli schemi di verbale

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